Il brillante libro degli uccelli

Per chi è in partenza, quali libri porterete in valigia? Come redazione, con l’aiuto di alcuni amici e collaboratori, ci siamo permessi di darvi qualche suggerimento nel dossier di agosto di Pagine Ebraiche, “Libri in valigia”, spaziando su vari temi e fronti. Di seguito il suggerimento di Daniel Reichel. 

Nel 2008 lo Stato d’Israele indisse un sondaggio nazionale per decidere quale uccello eleggere come simbolo nazionale. In gara c’erano il bulbul giallo, il cardellino europeo, il grifone, la pavoncella spinosa, il grillaio, il barbagianni, la nettarinia della Palestina, la prinia gracile e l’upupa (che alla fine vinse). Non conoscevo quasi nessuno di questi volatili, che attraversano e sostano in continuazione in Israele. Ho imparato a farlo grazie a un libro ironico, divertente, che fotografa in maniera brillante la società israeliana, raccontandola attraverso le dinamiche di uccellini parlanti e irriverenti. Il libro si intitola Sefer HaTziporim (Libro degli uccelli) ed è firmato dall’illustratrice israeliana Noa Katz. È un volume figlio di questi tempi: sia perché l’ebraico dei protagonisti – che parlano di relazioni amorose, sessuali, di rapporti genitoriali, di amicizia – è moderno ed è quello usato dagli under 30 israeliani (Katz ha 28 anni), sia perché è nato come un progetto sui social network. Su Facebook infatti la giovane illustratrice ha avviato il suo progetto, facendo il corrispettivo di una striscia più o meno al giorno e pubblicandola sul proprio profilo. In breve tempo è stato condiviso da centinaia di utenti: tutti hanno apprezzato il suo modo di raccontare la vita trasfigurata sotto forma di uccelli, tanto che quando Katz ha lanciato un crowdfunding per fare delle strisce un libro stampato in poche ore ha ottenuto il 300% in più della cifra necessaria.
In questo volume di veloci racconti c’è il pavone che per corteggiare si pavoneggia, nello stile un po’ rude israeliano. C’è il cuculo, l’opportunista che brama e ruba il nido degli altri come, nella società degli umani, lo spregiudicato uomo d’affari che inganna e ruba ai clienti. Non c’è una stucchevole morale in questi parallelismi ma un ironico gioco a svelare la vita come l’evoluzione di tanti piccoli rapporti, tra uccelli come tra uomini.

Daniel Reichel, Dossier Libri in valigia, Pagine Ebraiche Agosto 2020

(18 agosto 2020)