Dossier Libri in valigia
Riflettere tra Storia e Memoria

Per chi è in partenza, quali libri porterete in valigia? Come redazione, con l’aiuto di alcuni amici e collaboratori, ci siamo permessi di darvi qualche suggerimento nel dossier di agosto di Pagine Ebraiche, “Libri in valigia”, spaziando su vari temi e fronti. Di seguito il suggerimento di Claudio Vercelli.

Leggere Auschwitz oppure, semmai, rileggerlo? Non staremo forse esagerando? Non rischiamo, nel tentativo di trovare significati che, in tutta probabilità, potrebbero non esistere, di scavare ossessivamente il fondo del barile, per poi scoprire in noi una qualche forma di maniacalità? Sono domande legittime, al netto del dolore per le vittime che è, in sé, non un oggetto di storia bensì di affetti spezzati e di ricordi faticosamente ricostruiti. Ma la risposta a tali quesiti non può mai essere univoca. L’ultimo libro di Frediano Sessi in qualche modo cerca di affrontare anche questo ordine di considerazioni. Peraltro, l’autore lavora sulla Shoah da decenni, essendo uno studioso molto conosciuto ed apprezzato. Soprattutto per le sue qualità didattiche e per le competenze professionali che ha maturato nel tempo. Di Auschwitz e del sistema concentrazionario sì è interessato ripetutamente, licenziando saggi ad ampia diffusione tra il pubblico. Il volume che adesso il lettore si trova tra le mani, quindi, è un po’ la summa del suo lavoro. E si presenta come un testo autosufficiente, ovvero in grado di fornire a chiunque, anche a coloro che ne sono maggiormente a digiuno, le coordinate non solo storiche e fattuali ma anche socioculturali entro le quali fu ideato ed ebbe corso lo sterminio. La lettura è suddivisa in tre parti (Verso Auschwitz; Auschwitz e la sua storia; Auschwitz e la sua memoria), che costituiscono tre grandi blocchi tematici, a loro volta articolati in capitoli e paragrafi molto densi, con una vasta bibliografia di supporto. Se l’estate è una stagione di viaggi, Sessi ci offre un complesso itinerario nel “continente concentrazionario” giungendo fino ad oggi. Il volume è quindi prezioso non per abbandonarsi a pensieri dolenti bensì per fare una ricognizione sullo stato della nostra consapevolezza rispetto a diversi ordini di interrogativi che demandano, ancora una volta, non solo a ciò che possiamo sapere ma – soprattutto – a quanto vogliamo per davvero comprendere rispetto ad un passato che, per più aspetti, abita ancora il nostro presente.

Claudio Vercelli, Dossier Libri in valigia, Pagine Ebraiche Agosto 2020

(20 agosto 2020)