Il Presidente d’Israele: “Questo Kippur
ricordiamo le vittime della pandemia”

Accendere una candela in memoria delle vittime della pandemia. È l’invito alla vigilia della solennità ebraica di Kippur del Presidente d’Israele Reuven Rivlin. In un paese segnato dal secondo lockdown e da un numero di contagi che continua a crescere (superati gli ottomila nelle scorse 24 ore), Rivlin ha invitato a dedicare un pensiero alle vite portate via dal virus. “La pandemia e le sue vittime mi hanno fatto pensare a chi ha perso la vita, all’invisibile angelo della morte che fa il suo terribile lavoro e toglie la vita in isolate stanze d’ospedale, senza che le famiglie possano dare un ultimo saluto, tenendosi per mano”, il commosso pensiero di Rivlin, che ha poi recitato in ebraico una versione modificata della preghiera di Yizkor, che commemora i defunti, dedicato in particolare alle oltre mille vittime del coronavirus in Israele. “Possa Dio ricordare, e possa il popolo d’Israele ricordare le anime di quegli israeliani che hanno perso la vita quest’anno a causa del coronavirus. Ricordiamo i pionieri e i fondatori, i sopravvissuti alla Shoah, i veterani immigrati, i combattenti e i creatori, gli studenti di Torah e i devoti al Signore, gli ebrei e gli arabi, i vecchi e i giovani”, le parole recitate da Rivlin. “Erano tutti amati, tutti conosciuti, tutti avevano nomi e volti. Padri e figli, nonne e nonni, amici e conoscenti, vicini e colleghi. Una parte inseparabile del tessuto della nostra vita. Che ci sia perdonato il peccato della debolezza e dell’incapacità, per non aver fatto abbastanza, per non essere riusciti a salvarli. Per questo motivo, sono state perse delle vite”. “Il Padre nostro, il nostro Re, impedisca la diffusione della malattia e dia ai nostri leader la comprensione e la forza per condurci e guidarci alla pace, e guidaci, Signore, a giorni migliori, alla vita, alla felicità e alla pace. Che sia la Tua volontà, Re dell’universo, che la salute, la prosperità, la pace e l’unità regnino nei nostri confini. Possano le anime dei nostri fratelli e delle nostre sorelle, vittime della pandemia, essere legate nel vincolo della vita. Amen”, la conclusione del Presidente.