“La leadership politica d’Israeleci guidi fuori dalla pandemia”

Cogliendo le frustrazioni dei propri cittadini, il Presidente d’Israele Reuven Rivlin ha lanciato un messaggio chiaro alla classe politica in queste ore. “Accanto alle vostre richieste di osservare le regole, ci aspettiamo che delineiate un orizzonte che ci mostri la via del ritorno alla normalità, e a una vita condivisa dopo la pandemia”, le parole di Rivlin, in visita allo Shamir Medical Center, per sostenere le equipe mediche in prima fila nella lotta al coronavirus. Usando un linguaggio molto terra a terra, Rivlin ha poi toccato il tema delle violazioni delle misure anticontagio. Violazioni che stanno esacerbando gli scontri interni alla società israeliana, in particolare tra mondo laico e haredi. E le immagini, arrivate anche in Italia, di matrimoni di alcuni gruppi haredi con la partecipazione di migliaia di persone non hanno aiutato. “La maggior parte dei cittadini d’Israele, di tutti i settori della nostra società, oggi siedono a casa sentendo di essere gli ultimi freier (fessi) che obbediscono alle misure. E io vi esorto: siate freier e siate sani. Siate freier e responsabili, personalmente e socialmente. Anche se intorno a noi e intorno a voi c’è chi si comporta diversamente. E mette in pericolo se stesso e tutti noi. Nessuna violazione delle linee guida di quarantena è legittima, per qualsiasi settore, per qualsiasi persona. Le linee guida devono essere applicate allo stesso modo, senza paura”. Dall’altro lato Rivlin ha ricordato ai propri concittadini la necessità di non generalizzare e non creare capri espiatori. “La tensione crescente – ha aggiunto – è intensificata dalla campagna elettorale, in cui ogni violazione delle linee guida di quarantena è cinicamente sfruttata per scopi politici e diventa propaganda”. Lo scontro si innesca infatti nella scia della corsa elettorale, che il 23 marzo arriverà al suo termine con il voto. “Voi, che state versando benzina sul fuoco della rabbia e del disgusto reciproci, ricordate che noi non lo dimenticheremo nemmeno dopo che i risultati delle elezioni saranno annunciati nella Casa del Presidente. Non abbiamo mai vinto e non vinceremo mai attraverso l’odio. Questo è il momento della responsabilità personale e questo è anche il momento della responsabilità della leadership”.