Due pesi e due misure

Davvero non fa piacere alzarsi la mattina e ritrovarsi in uno Stato razzista. Non posso che esprimere il mio disgusto per questo Paese che non produce e distribuisce il vaccino alla Svizzera. Come mai? Perché non ci occupiamo dei nostri vicini di casa? Ma non capiamo che finché il virus circola a fianco a noi nessuno sarà al sicuro? Siamo propri accecati dal nostro egoismo, dal nostro becero nazionalismo, dalle nostre pulsioni razziste. Ah no, scusate, mi sono confuso, volevo parlare di Israele, unico Paese al mondo ad essere accusato di non vaccinare i cittadini di altri territori, da dove, tra l’altro, arrivano ogni giorno razzi, palloni incendiari, da dove partono tunnel da cui spuntano commando terroristi che accoltellano ragazze mentre dormono nella propria casa. Ma non fa nulla, si sa che ad Israele è richiesto un surplus etico per lavare l’antica colpa del deicidio. La Svizzera è ricca mentre Gaza e Cisgiordania sono povere? Vabbè, l’Italia si occuperà dell’Egitto. Ah no, le relazioni diplomatiche non lo consentono per il caso Regeni. Perché uno Stato si deve fare sentire se un proprio cittadino è morto in maniera a dir poco ambigua, ma deve compiere opere di carità nei confronti di chi ne chiede la cancellazione. Non c’è niente di peggio che due pesi e due misure.

Davide Assael