Coste israeliane coperte di catrame “Disastro ecologico senza precedenti”
Uno sforzo congiunto per ripulire le coste israeliane da uno dei più gravi disastri ecologici del paese. A scendere in spiaggia, autorità locali, ong e migliaia di volontari, impegnati nella rimozione di un enorme quantità di catrame. “Secondo le valutazioni sul campo, è evidente che queste operazioni complesse e faticose dovranno continuare a lungo”, ha dichiarato l’Autorità della Natura e dei Parchi. “Su 190 chilometri di spiaggia in Israele, 170 sono stati colpiti dal disastro ecologico. L’evento non è ancora finito, e il catrame continua ancora ad arrivare sulle spiagge”. I funzionari israeliani dicono che l’origine del disastro è una grande fuoriuscita di petrolio a largo delle coste del paese. L’origine precisa per il momento è sconosciuta. Il ministero della Protezione ambientale ha spiegato che lo scenario più probabile è una fuoriuscita non dichiarata di forse decine di tonnellate di petrolio da una petroliera. “Stiamo facendo ogni sforzo per trovare i responsabili del disastro, e porteremo all’approvazione del governo una proposta di risoluzione a tutela dell’ambiente”, ha dichiarato Gila Gamliel, ministro della Protezione ambientale. Dal suo ministero, in coordinamento con quello dell’Interno e della Salute, è arrivata una nota in cui si chiede alle persone di evitare le zone coinvolte. L’esposizione al bitume potrebbe essere dannosa e ha già causato grossi danni alla fauna locale. Da alcuni giorni, infatti, sono stati trovati animali ricoperti di catrame, compresi diversi uccelli, pesci e nove tartarughe marine. Quattro delle quali sono morte, mentre le altre sono state portate al National Sea Turtle Rescue Center a Mikhmoret tra Tel Aviv e Haifa. Lì sono state nutrite nel tentativo di aumentare il loro metabolismo e diluire la concentrazione di petrolio.
Le autorità hanno avvertito che la rimozione del catrame prenderà molto tempo e che dovrà essere fatta per lo più a mano. Per accelerare i tempi, è stato istituito un centro di registrazione e informazione per i volontari che vogliono dare il loro contributo. “Un pugno nell’occhio e nel cuore. Oggi in spiaggia a Herzliya con il sindaco per ringraziare le meravigliose persone che sono venute a dare una mano. Queste viste sono un campanello d’allarme e dobbiamo lavorare su un piano ambientale nazionale per proteggere il futuro dei nostri figli e nipoti”, il messaggio in queste ore del presidente d’Israele Reuven Rivlin, recatosi in visita sulla costa a nord di Tel Aviv.