“Difendere l’esistenza di Israele,
togliendo potere a Hamas”

“Dimostrare l’impegno Usa per la sicurezza di Israele, lavorare per la stabilità, sostenere le necessità umanitarie per la ricostruzione di Gaza, rafforzare le relazioni con i palestinesi”.
In quattro punti il segretario di Stato Usa Antony Blinken ha sintetizzato il compito affidatogli dal presidente Joe Biden per la sua missione in Medio Oriente. Arrivato a Gerusalemme per la sua prima visita nell’area, Blinken ha subito incontrato il Primo ministro Benjamin Netanyahu per un vertice che ha toccato diverse priorità legate alla sicurezza d’Israele.
“Abbiamo discusso di come impedire il riarmo di Hamas”, ha spiegato Netanyahu al termine dell’incontro. “Se Hamas attaccherà di nuovo, reagiremo con potenza”, il suo avvertimento. Il Primo ministro ha poi ribadito che, sulla scia degli Accordi di Abramo, estendere le relazioni “col mondo arabo ed islamico” è uno degli obiettivi d’Israele così come migliorare le condizioni di vita dei palestinesi a Gaza e in Cisgiordania. In agenda anche la restituzione da parte di Hamas delle salme dei soldati caduti in battaglia  e di due civili detenuti dal gruppo terroristico. “Così come la costruzione della crescita economica per la Giudea, Samaria – la Cisgiordania – con la cooperazione e la partecipazione internazionale”, ha detto Netanyahu. Escluso invece qualsiasi appoggio ad un ritorno all’accordo sul nucleare con l’Iran, almeno non nella versione del 2015. “Noi pensiamo che l’accordo del 2015 apra la strada alla possibilità che l’Iran abbia un arsenale nucleare con la legittimazione internazionale”, le parole del Premier. “Qualsiasi cosa succeda – ha poi affermato – Israele si riserva il diritto di difendersi contro un regime impegnato nella nostra distruzione e ad ottenere armi di distruzione di massa per questo obiettivo”. Netanyahu ha poi concluso con un ringraziamento al Presidente Biden per aver dichiarato che “non è possibile conseguire la pace fintanto che non si sia riconosciuto Israele quale ‘Stato ebraico’”.
“Come detto da Netanyahu – ha sottolineato Blinken nel suo intervento – abbiamo discusso delle necessità di sicurezza di Israele, inclusi i negoziati con l’Iran sui quali ci consulteremo in maniera ravvicinata con le autorità israeliane”. L’America dunque andrà avanti nei negoziati di Vienna, tenendo conto della posizione di Gerusalemme. Per quanto riguarda la situazione a Gaza, Blinken ha messo in luce la necessità di togliere potere e consenso a Hamas. Ed evitare che i fondi per la ricostruzione vadano nelle sue tasche per poi essere utilizzati per costruire infrastrutture contro Israele. “Sappiamo che per prevenire un ritorno alla violenza dobbiamo usare lo spazio creato dal cessate il fuoco per affrontare una serie più ampia di sfide, tra cui quella di affrontare la crisi umanitaria a Gaza e iniziare a ricostruire. Più tardi annunceremo un contributo significativo degli Stati Uniti. Lavoreremo con i nostri partner per assicurare che Hamas non ne benefici”.