Governo Bennett-Lapid, il momento della fiducia
Entro lunedì 14 giugno il parlamento israeliano si riunirà per votare la fiducia al governo guidato da Yair Lapid e Naftali Bennett. Lo ha annunciato in queste ore il presidente della Knesset Yariv Levin. Si avvicina dunque il momento della verità per la coalizione costruita da Lapid, leader centrista di Yesh Atid, e Bennett, a capo del partito di destra Yamina. Se la loro intesa, siglata da otto partiti in tutto, otterrà il sostegno della maggioranza della Knesset, allora Bennett diventerà il prossimo Primo ministro d’Israele. E porrà fine a dodici anni ininterrotti di governi a guida Benjamin Netanyahu. I numeri per sostituire il leader del Likud sulla carta ci sono. I parlamentari della coalizione, dalla sinistra di Meretz alla destra di Nuova Speranza, sono 61 in totale. Proprio il numero necessario per avere la maggioranza su 120 seggi totali. Ma Lapid e Bennett temono possibili defezioni al momento del voto di fiducia, in particolare a destra. Per cui il loro successo non è garantito.
La pressione, soprattutto sui parlamentari di Yamina, è altissima. Netanyahu sta attaccando senza sosta la coalizione che vorrebbe sostituirlo. L’ha definita la frode del secolo e rivendica per sé il ruolo di Primo ministro, forte di avere alle spalle il partito più votato alla Knesset. Non ha però la maggioranza dei parlamentari dalla sua parte, e questo è l’importante, replicano Bennett e Lapid.
“Ci sono state le elezioni, abbiamo la maggioranza, stiamo formando un governo. Questa è la democrazia, questa è la sua forza, questa è la scelta che Israele ha fatto”, ha dichiarato in queste ore Lapid, che tra due anni dovrebbe diventare Premier, alternandosi con Bennett. Con un messaggio distensivo, alla luce dei continui attacchi diretti a quello che è definito il “governo del cambiamento”, il leader di Yesh Atid si è rivolto ai sostenitori di Netanyahu e degli altri partiti fuori dalla coalizione. “Scoprirete che questo governo non è stato creato contro di voi. Lavorerà per voi, vi rispetterà, sarà anche il vostro governo. – ha dichiarato Lapid – Sarà anche un governo di coloro che hanno votato per il Likud, lo Shas, Agudat HaTorah e il Sionismo Religioso. Scopriranno che saremo giusti nei loro confronti, che rispetteremo le loro idee e opinioni, che ascolteremo i loro bisogni”.
(nell’immagine, i leader degli otto partiti della coalizione riuniti per la prima volta insieme)