Lapid-Blinken, a Roma il primo vertice
Poche ore a Roma per avere un primo confronto di persona con il segretario di Stato Usa Antony Blinken. Il ministro degli Esteri israeliano Yair Lapid ha deciso di approfittare della presenza in Italia del capo della diplomazia americana per fissare un incontro. Una breve missione che rappresenta per Lapid il primo viaggio fuori dai confini nazionali da quando è entrato in carica come ministro degli Esteri del nuovo governo d’Israele. Con Blinken, i temi di discussione saranno probabilmente legati alla sicurezza regionale, in particolare alle minacce poste dall’Iran. La settimana scorsa i due hanno parlato telefonicamente e hanno concordato una politica all’insegna del “nessuna sorpresa” (così si legge nel comunicato del ministero israeliano). Ogni parte aggiornerà l’altra in anticipo sulle proprie mosse più significative nell’area.
Lapid ha apertamente spiegato di voler evitare lo scontro con Washington e di voler riallacciare i rapporti con l’intero partito democratico. Oltre al confronto sulla questione palestinese, il punto di maggior attrito tra i due paesi è l’intesa sul nucleare iraniano. Per Israele e il suo establishment, tornare all’accordo del 2015 sarebbe un grave errore. Per gli Stati Uniti è invece un obiettivo, come dimostrano i negoziati che vanno avanti da mesi con Teheran a Vienna. L’obiettivo di Gerusalemme, spiegano gli analisti locali, sembra essere soprattutto poter influenzare questi negoziati. E fare in modo che si mettano seri argini alla corsa al nucleare iraniano così come al tentativo del regime di destabilizzare l’area. La strategia scelta dal nuovo governo israeliano per incidere, secondo quando esplicitato da Lapid, sarà differente rispetto a quella dell’ex Premier Benjamin Netanyahu. Ogni discussione avverrà a porte chiuse e non ci saranno campagne pubbliche contro l’intesa.
(Nell’immagine, l’incontro tra Blinken e Lapid a Gerusalemme nel maggio di quest’anno, prima della formazione del nuovo governo israeliano)