Israele torna sui banchi di scuolanel segno di una nuova normalità
Migliaia di studenti e studentesse d’Israele sono tornati in classe in queste ore. Riapre l’anno scolastico nel paese con l’obiettivo dichiarato dal governo di garantire il più possibile la didattica in presenza. Un elemento non scontato in un mondo segnato dalla pandemia, ma su cui l’esecutivo punta molto. “Dopo un anno di Zoom, un anno difficile a fissare gli schermi, voglio augurare a voi, gli studenti d’Israele, una cosa sola: che ‘l’anno degli schermi finisca’ e inizi un anno di esperienze”, ha dichiarato il Primo ministro israeliano Naftali Bennett, visitando una scuola nel Negev. Al momento la situazione contagi preoccupa le autorità, con oltre undicimila positivi registrati in ventiquattro ore e un trend in continuo aumento. “Ci sarà un aumento dei contagi con l’apertura delle scuole, ma spero che vedremo un’inversione di tendenza nella prossima settimana”, ha dichiarato il direttore del ministero della Salute Nachman Ash. Il suo collega dell’Istruzione, Yigal Slovik, ha aggiunto che “dobbiamo abituarci a vivere così quest’anno. I numeri non faranno che salire, ma la maggior parte degli studenti continuerà a imparare di persona accanto ai loro amici, con gli insegnanti. Il 90% degli studenti sono a scuola”, ha rilevato Slovik, considerando il dato un successo. Nel frattempo le autorità sanitaria hanno predisposto un progetto pilota che sarà lanciato in 200 classi del paese dopo le imminenti festività ebraiche. Il piano prevede che se uno studente viene trovato positivo al covid, i compagni di classe potranno continuare ad andare a scuola. Invece dell’isolamento di tutti, infatti, verranno eseguiti test corona rapidi ogni giorno per gli studenti della classe per una settimana. L’obiettivo, come evidenziato da Bennett, è quello di permettere agli studenti di svolgere il più possibile un anno scolastico normale. A loro si è rivolto il Presidente d’Israele Isaac Herzog, in un messaggio pubblicato da Yedioth Ahronot. “Caro studente, sii curioso, ricerca, fai domande. Non dare nulla per scontato. – l’invito di Herzog – Guarda l’orizzonte e naviga sulle onde dell’immaginazione. L’immaginazione ti spingerà avanti. Sogna: è consentito anche sognare ad occhi aperti. Gioca nelle pause. Se vedi un ragazzo o una ragazza che non ha nessuno con cui giocare, avvicinati. Raggiungi i deboli, aiuta l’altro. Non lasciare nessun bambino da solo. Condividi e sorridi a chi è triste, gioisci con chi è felice”. E ancora: “Interessati, ascolta. Dai l’opportunità di essere diverso da te. Non aver paura di perdere. Credi in te stesso. Non devi, davvero. Ognuno di voi è una personalità in sé. Vai più in profondità, eccitati. Non esitare a sbagliare. Le cose più grandi vengono dall’errore. Ricorda che tutti eccellono in qualcosa”.
(Nell’immagine, la visita a una scuola del Presidente d’Israele Isaac Herzog)