L’ambasciatore Barbanti: “Italia e Israele,
unite da una profonda amicizia”

“Sono lieto di rappresentare l’Italia in Israele, terra ove si incrociano strade, fedi e idee. Una profonda amicizia unisce i nostri due Paesi, lambiti dallo stesso mare. L’Ambasciata d’Italia continuerà ad essere un luogo di incontro tra Italia e Israele, un luogo in cui italiani e israeliani si sentano ugualmente a casa”. Così Sergio Barbanti nel suo primo giorno alla guida dell’ambasciata italiana in Israele. Un inizio nel segno di una collaborazione, quella tra Italia e Israele, che di anno in anno continua a rafforzarsi. Ad augurare al diplomatico buon lavoro, anche la presidenza dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, sottolineando le grandi sfide del presente tra pandemia e un Medio Oriente in grande cambiamento e un governo a Gerusalemme insediatosi da pochi mesi.
Il nuovo ambasciatore, che succede a Gianluigi Benedetti, ha iniziato la propria carriera diplomatica nel 1987 presso la direzione generale per gli Affari Economici della Farnesina (dove si è occupato di ristrutturazione del debito estero dei Paesi africani). Dopo missioni in Africa e America, nel 1998 ottiene la direzione generale per gli Affari Politici come vice responsabile del settore Nato. Il primo incarico da ambasciatore è in Montenegro nel 2009, per poi guidare l’ambasciata di Vienna nel 2017. E ora sbarcare in Israele.
Il suo predecessore, Benedetti (nell’immagine, durante la presentazione delle credenziali all’allora Presidente d’Israele Reuven Rivlin), andrà invece a Tokyo. “In questi anni – ha sottolineato di recente proprio Benedetti parlando all’Ansa – le relazioni tra Italia e Israele si sono confermate eccellenti, assicurando un ‘partenariato strategico’ che si manifesta in tutti i settori da quello politico-militare a quello commerciale, da quello culturale a quello del turismo”. Il diplomatico ha in particolare ricordato i molti accordi siglati tra le realtà dei due paesi nel settore della ricerca industriale e tecnologica. “In aggiunta ai tradizionali bandi per finanziare i progetti di ricerca accademica e industriale, in collaborazione con ICE, Banca Intesa e Camera di Commercio abbiamo lanciato – ha spiegato l’ambasciatore – il programma ‘Accelerate in Israel’ per agevolare un periodo di accelerazione di tre mesi in Israele per le start-up italiane”. Tra i momenti importanti del suo mandato, Benedetti ha poi ricordato la Grande Partenza del Giro d’Italia in Israele nel 2018. “Un’esperienza incredibile, che ha dimostrato che lo sport unisce e non divide. – aveva dichiarato a Pagine Ebraiche l’ambasciatore – Nonostante i tentativi di chi vuole sempre mettere le cose in negativo, boicottare e ostacolare, il Giro è stato la dimostrazione di come un grande abbraccio fraterno sia possibile”. Nel suo saluto a Israele, Benedetti ha poi evidenziato “l’impegno costante per mantenere viva la memoria della Shoah e combattere l’antisemitismo che durante il mio mandato ha visto il momento più alto con la partecipazione del Presidente Mattarella alla cerimonia di commemorazione del 75mo anniversario della liberazione del campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau nel gennaio 2020”.