Da Tel Aviv a Milano, lo sport
come ponte d’identità

Per i tifosi del Maccabi Tel Aviv il Mediolanum Forum di Assago è un luogo di dolci ricordi. Qui nel 2014 i gialli di Tel Aviv hanno vinto la loro ultima Eurolega di basket, battendo da sfavoriti le corazzate Cska Mosca e Real Madrid. Il centro di Milano quel giorno si colorò di giallo e blu, con migliaia di tifosi israeliani riversatisi davanti al Duomo a festeggiare. E con loro molti giovani e non della Comunità ebraica. Dolci ricordi che ieri però hanno dovuto fare spazio a una realtà ben diversa: il Maccabi oggi è una squadra in rodaggio, con ampi margini di miglioramento, ma che contro la solidità e il gioco fluido di Olimpia Milano ha potuto ben poco. E così al Forum di Assago, per l’incontro delle fasi iniziali dell’Eurolega, la squadra milanese si è imposta con un netto 83-72. Se il campo non ha portato i risultati sperati, su un altro fronte la missione italiana del Maccabi ha avuto successo: il lancio del progetto “One Team – One People”, promosso dal Center for Jewish Impact insieme alla società di basket israeliana e al dipartimento per Israele e la Memoria della Shoah della World Zionist Organization. Doppia la finalità dell’iniziativa partita da Milano con il coinvolgimento della Comunità ebraica locale: utilizzare lo sport professionistico come strumento per promuovere la tolleranza e combattere l’antisemitismo. E costruire una piattaforma per rafforzare i legami tra Israele e l’ebraismo europeo.
Da qui l’idea di coinvolgere l’ebraismo milanese nella partita del Maccabi, con l’incontro prima del match contro Olimpia tra il presidente della squadra Shimon Mizrahi, il manager Ami Bitton e Itai Hacham, dirigente del Center for Jewish Impact con il presidente della Comunità Milo Hasbani e il consigliere Daniele Misrachi. “Il Maccabi è simbolo di una connessione tra gli ebrei di tutto il mondo. L’acronimo – Mi kamocha baelim Hashem”, “Chi è come Te tra i forti, o D-o” – è condiviso da tutti noi come ebrei, e siamo grati per il privilegio di unire attraverso il basket, Israele e la comunità ebraica di Milano nella nostra prima partita di Eurolega di questa stagione fuori da Israele. – ha spiegato ai media israeliani il presidente del Maccabi Mizrahi – Grazie ai nostri partner, il Center for Jewish Impact e la World Zionist Organization, che permettono questo importante e significativo incontro, punto di inizio per molti altre iniziative simili con le comunità ebraiche di tutto il mondo”. Il Maccabi ha regalato così diverse magliette alla Comunità, aprendo l’invito a partecipare al match al Mediolanum Forum. Un invito accolto con il settore ospiti riempito da giovani e famiglie, venuti a sostenere la squadra di Tel Aviv. “Abbiamo cercato di coinvolgere molti dei nostri ragazzi, dell’Hashomer Hatzair, del Bené Akiva, della sicurezza per venire a tifare e stare insieme nel segno dello sport”, ha sottolineato Hasbani prima dell’incontro. Il sostegno non è quindi mancato con l’urlo “Maccabi, Maccabi” scandito dal settore ospiti.
Finita la partita, alcuni tifosi milanesi sono andati a fare i complimenti e dare il proprio sostegno alla squadra israeliana, con foto e qualche sorriso strappato ai giocatori un po’ demoralizzati dalla sconfitta.