“Israele Stato ebraico. Tale rimarrà”
La nuova rotta di Mansour Abbas

“Lo Stato d’Israele è uno stato ebraico e rimarrà tale”. È una rottura chiara con il passato quella racchiusa nelle parole del leader del partito arabo israeliano Mansour Abbas. Intervistato dal giornalista di Canale 12 Muhammad Magadli, Abbas ha infatti riconosciuto esplicitamente l’identità ebraica d’Israele, una posizione molto diversa dalla visione espressa dai partiti arabi del paese fino ad oggi. “Israele è nato come stato ebraico, questa è stata la decisione del popolo, e la questione non è quale sia l’identità dello stato – è nato così e rimarrà così”, ha affermato Abbas. E il giornalista Magadli, anche lui arabo israeliano, ha subito evidenziato come non avesse mai sentito prima un parlamentare arabo parlare in questo modo. “La questione è quale sia lo status del cittadino arabo nello Stato ebraico di Israele. Questa è la domanda. E questa sfida non sta solo di fronte a Mansour Abbas, ma di fronte alla comunità ebraica e al cittadino ebreo”, ha proseguito il parlamentare della Knesset, il cui partito sostiene il governo a guida Bennett-Lapid.
Dalla sua posizione all’interno della coalizione di governo, ha spinto con successo per aumentare i finanziamenti per il settore arabo per affrontare il crimine dilagante e i problemi economici e sociali che lo affliggono. “Abbas si è preso sulle spalle un rischio colossale. – aveva spiegato il demografo Sergio Della Pergola quando il leader di Raam aveva annunciato di voler sostenere la coalizione guidata da Naftali Bennett e Yair Lapid – Ha messo da parte e depurato la sua retorica dal revanscismo nazionalista arabo e si è concentrato su richieste specifiche. Per certi versi rimane un nazionalista, e su alcuni temi un estremista, ma ha fatto una scommessa pragmatica, entrando nella coalizione per cercare di ottenere risultati concreti per il suo settore”.