“Germania sempre al fianco d’Israele. Con Iran, accordo non prorogabile”
Sinergie su molti temi internazionali, a partire dal conflitto scatenato dalla Russia in Ucraina. Divergenze su un punto chiave dell’agenda della sicurezza israeliana, l’accordo iraniano. Sono gli elementi che hanno fatto da baricentro alla prima visita in Israele da cancelliere di Olaf Scholz. Il capo del governo tedesco ha incontrato a Gerusalemme il Premier israeliano Naftali Bennett. “Lei viene qui in un momento fatidico e delicato” ha affermato Bennett nel corso della conferenza congiunta, spiegando di aver parlato con Scholz della “situazione in Ucraina e del nostro dovere come leader di fare tutto per fermare lo spargimento di sangue”. Lo Stato di Israele, ha aggiunto, “sta con il popolo dell’Ucraina”.
Una dichiarazione di sostegno condivisa dal cancelliere che ha ribadito la preoccupazione per “l’evoluzione del conflitto: dobbiamo fare tutto il possibile per cambiare la situazione”. Evitando però, ha detto, un intervento militare diretto. “La nostra posizione è chiara”, ha evidenziato Scholz. “Non attacchiamo militarmente, questo dipende dalla Nato. Non ci sarà un intervento militare perché non è appropriato ora”. La strada da perseguire sarebbe quella delle sanzioni economiche “che avranno i loro effetti, passi intrapresi sono giusti”.
I passi ancora da fare invece sono quelli per chiudere l’accordo iraniano e qui la posizione tra Gerusalemme e Berlino è profondamente diversa. Bennett ha ribadito la contrarietà d’Israele all’intesa che alcuni paesi, tra cui Germania e Stati Uniti, stanno cercando di siglare con Teheran sul nucleare. Un accordo che dovrebbe rimpiazzare quello del 2015, da cui gli Usa di Trump sono usciti. “Stiamo seguendo con preoccupazione i colloqui di Vienna, e la possibilità che venga firmato un accordo che permetterà all’Iran di installare centrifughe su larga scala entro pochi anni. Per noi non è accettabile”, ha dichiarato Bennett.
Il cancelliere Scholz ha riconosciuto la legittimità delle preoccupazioni di Israele per le minacce iraniane, ma ha detto che i colloqui “non dovrebbero essere rinviati o sospesi”. “Ora – ha aggiunto – è il momento di prendere una decisione. Questa non deve e non può essere rimandata ulteriormente”.
Prima del vertice con Bennett, il cancelliere si è recato allo Yad Vashem. “Non dimenticheremo mai la sofferenza di milioni di persone e le vittime!”, ha scritto Scholz in tedesco nel libro dei visitatori del Memoriale della Shoah. L’uccisione di massa degli ebrei “concepita, pianificata ed eseguita dai tedeschi” nella seconda guerra mondiale dà “ad ogni governo tedesco una responsabilità perpetua per la sicurezza dello Stato di Israele e la protezione della vita ebraica”.
(Foto Bundesregierung / Guido Bergman)