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Israele in ascolto di Zelensky
“Oggi siamo noi a cercare rifugio”

Parlando alla Knesset, il Parlamento israeliano, e all’intera Israele il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky ha aperto il suo discorso citando l’ex Primo ministro Golda Meir, nata in Ucraina. “Vorrei ricordarvi le parole di Golda Meir – ha esordito – Parole che conoscete bene: ‘Noi vogliamo vivere. I nostri vicini vogliono vederci morti. Questo non lascia troppo spazio al compromesso”. “Il nostro popolo – ha aggiunto – sta ora vagando nel mondo, alla ricerca di un posto proprio come avete vagato voi un tempo. Questa è una guerra totale e ingiustificata che ha lo scopo di distruggere la nostra nazione, le nostre città, la nostra cultura, i nostri figli”.
Il suo discorso, con diverse critiche mosse al governo di Gerusalemme, è stato trasmesso in diretta anche a Tel Aviv, con la partecipazione di centinaia di persone. Ammonendo che “l’indifferenza uccide”, Zelensky, primo presidente ebreo fuori ha chiesto ancora una volta a Israele di ricevere i sistemi di difesa missilistica Iron Dome, citando gli attacchi delle forze russe che hanno visto colpito Babjn Yar e Uman, città meta di pellegrinaggio del mondo haredi perché vi si trova la tomba del Rebbe Nachman di Breslav.
Zelensky ha anche paragonato l’invasione della Russia a quella nazista nella seconda guerra mondiale. “102 anni dopo la fondazione del partito nazista, il 24 febbraio è stato dato un ordine per un’invasione russa su larga scala dell’Ucraina”.
“Stanno usando la terminologia del partito nazista. Questa è una tragedia. Quando volevano distruggere l’Europa e farla arrendere, non volevano che rimanesse nessuno di voi. E ora di noi. L’hanno chiamata la soluzione finale della questione ebraica”, ha detto Zelensky. Un paragone, quello tra Shoah e guerra in Ucraina, che ha ricevuto diverse critiche in Israele, anche da parte di membri del governo.