Israele, il governo Lapid al via

La crisi politica non deve fermare il governo dal dare rispose alle esigenze d’Israele. “La crisi dell’istruzione non può aspettare. I bilanci degli ospedali non possono essere rimandati. L’Iran, Hamas e Hezbollah non aspettano. Dobbiamo agire contro di loro in tutte le arene, in qualsiasi momento, ed è esattamente quello che stiamo facendo”, ha dichiarato in queste ore il Premier d’Israele Yair Lapid. Nella sua prima riunione da capo del governo che accompagnerà il paese alle elezioni di novembre, Lapid ha quindi promesso che il suo esecutivo – pur transitorio e depotenziato – continuerà a lavorare. “Il nostro obiettivo nei prossimi mesi sarà quello di gestire il governo come se non ci fossero le elezioni. I cittadini di Israele hanno diritto a un governo che funzioni costantemente. Questo è ciò che mi aspetto dai miei colleghi ministri”, le parole di Lapid. Sul fronte sicurezza l’attenzione è rivolta a nord. L’esercito ieri ha intercettato tre droni che hanno sconfinato dal Libano e il cui obiettivo era “danneggiare le infrastrutture israeliane nelle nostre acque”. In particolare i droni, disarmati, erano diretti verso il giacimento di gas Karish, a largo della costa nord del paese. Sono stati abbattuti quando ancora si trovavano in territorio libanese. “Hezbollah – ha commentato Lapid – sta continuando sulla strada del terrorismo e sta danneggiando la capacità del Libano di raggiungere un accordo sui confini marittimi”. Da settimane ci sono tensioni legate a Karish, intensificatesi con l’arrivo di una nave per avviare l’estrazione di gas. Il Libano sostiene che il giacimento offshore sia nelle acque di sua competenza, mentre Gerusalemme, cartine alla mano, ha evidenziato come si trovi nella sua zona economica esclusiva, riconosciuta dalle Nazioni Unite.