Dall’Iran alla minaccia Hezbollah,
l’agenda di Lapid in Francia

Cambiano i primi ministri, non le priorità. In cima all’agenda della missione in Francia del nuovo capo di governo d’Israele, Yair Lapid, c’è l’Iran. “La Francia è un importante partner strategico di Israele. – le parole di Lapid prima di intraprendere il suo primo viaggio estero da Premier – Ma gran parte del viaggio di oggi è il fatto che la Francia è uno dei paesi coinvolti nell’accordo nucleare con l’Iran”. Obiettivo dichiarato, far sentire la voce di Gerusalemme in merito all’intesa con Teheran che ormai da tempo i firmatari vogliono ricucire. In continuità con i predecessori Bennett e Netanyahu, Lapid esprimerà, nelle sue parole, “il nostro parere contro questo pericoloso accordo”.
“Ne parlerò con il mio amico Presidente Macron. È importante che la comunità internazionale sappia che sulla questione iraniana la società israeliana è unita, con un’unica voce, con una sola posizione”. Un funzionario parte della delegazione del Premier ha spiegato a France 24 che Israele non si oppone all’idea di raggiungere un’intesa, ma alla formulazione che ne è stata fatta, considerata troppo morbida nei confronti di Teheran.
Durante il vertice con Macron, Lapid ha annunciato che parlerà anche della questione Libano, portando “prove del pericolo che Hezbollah rappresenta per la sicurezza e il benessere” del Paese dei cedri. Pochi giorni fa i sistemi di difesa aerea israeliani hanno intercettato tre droni lanciati da Hezbollah contro la piattaforma di gas di Karish nel Mar Mediterraneo, situata in un territorio che il Libano considera conteso. “Il governo libanese dovrebbe tenere Hezbollah sotto controllo… o dovremo farlo noi”, ha detto Lapid ai giornalisti prima della sua partenza.