Essere un pirata, nella vasca di casa

Sami è un giovane pirata. Solca gli oceani nella sua vasca da bagno. Ad accompagnarlo, le sue tre fidate e amate anatre. Finché una mattina riceve la chiamata inaspettate del rappresentante dell’International Pirate Association. “Caro Sami, per fare il pirata ci vuole un certificato ufficiale”. Per ottenerlo però bisogna comportarsi da vero pirata e seguire delle regole. Anche gli anarchici bucanieri hanno il loro codice di comportamento. “Il pirata distrugge i suoi nemici. Il pirata si disfa di tutti gli orari. Il pirata non si lava i denti, non si cambia la biancheria intima e soprattutto: un bagno, mai! A nessun pirata piace fare il bagno”. Eppure a Sami piace, così come alle sue tre amiche anatre. Sami comunque ci prova a seguire le regole, ma scopre che è molto più difficile di quanto pensasse: cerca di cacciare un mostro, di essere gentile e, soprattutto, di non fare mai il bagno. Si tratta ovviamente di una storia per bambini frutto dell’immaginazione di Tzipor Fromkin e Miriam Salzberg. Le due lo hanno portato in scena come spettacolo, mentre l’illustratrice Shimrit Elkanati lo ha adattato con grande ironia per la carta. I suoi disegni pieni di carattere e vivacità, assieme alla divertente storia del nostro pirata, sono un passatempo piacevole da condividere con i più piccoli. Un buon esercizio per l’ebraico per chi ha appena iniziato. Un modo per dare colore a questo periodo dalle tinte così scure. E poi le illustrazioni di Elkanati sono dei piccoli capolavori, di cui anche il New York Times non può fare a meno.

Daniel Reichel, Dossier Libri in valigia, Pagine Ebraiche Agosto 2022