Herzi Halevi, il nuovo capo
dell’esercito d’Israele

Presto a guidare l’esercito d’Israele sarà Herzi Halevi, scelto dal ministro della Difesa Benny Gantz come nuovo capo di Stato maggiore del paese. Halevi succederà ad Aviv Kochavi, di cui attualmente è il numero due. “È l’ufficiale più adatto sia per la sua ampia esperienza operativa in diverse aree militari sia per la sua capacità di comando” ha spiegato Gantz, annunciando la sua scelta. “Abbiamo consultato molti alti funzionari, inclusi ex capi di governo, l’attuale Primo ministro, ex capi di stato maggiore e l’attuale capo dell’esercito”, ha aggiunto il ministro. E la scelta unanime è ricaduta sul maggiore generale Halevi. “Herzi è un ufficiale eccezionale, ricco di esperienza e talento”, il benvenuto del Premier Yair Lapid. “Sono fiducioso che condurrà l’esercito a notevoli successi”.
Classe 1967, Halevi fu chiamato Herzel in memoria dello zio, ucciso nella battaglia per Gerusalemme durante la Guerra dei Sei Giorni. Il nonno paterno era un ex combattente dell’Irgun, il gruppo paramilitare attivo durante il Mandato britannico e guidato dall’ex Primo ministro Menachem Begin, mentre la nonna paterna era la nipote di rav Abraham Isaac Kook, considerato uno dei padri del sionismo religioso. Proprio in questo ambiente è cresciuto Halevi, frequentando a Gerusalemme il liceo di impronta nazional-religiosa Himmelfarb. Istituto pubblico frequentato negli stessi anni dalla Presidente UCEI Noemi Di Segni. “Ai miei occhi, Halevi rappresenta il punto di connessione tra il sionismo religioso e le parti laiche che costituiscono una parte significativa dell’infrastruttura dell’esercito e del suo comando. – ha raccontato a ynet il tenente colonnello Yuval Rahmilevich, un tempo comandante del prossimo capo di Stato maggiore – È bello vedere come possa rappresentare un ponte tra queste realtà. Con la sua personalità riesce ad essere quel collante necessario”.
Halevi si è arruolato come combattente nei paracadutisti nel 1985. Nel corso degli anni ha servito in diverse aree operative dell’esercito. È stato capo del Comando meridionale, ha guidato la direzione dell’intelligence militare e poi nel 2021 è stato nominato vicecapo di Stato maggiore.
A fianco al percorso militare, ha inoltre conseguito una laurea in filosofia e amministrazione aziendale presso l’Università Ebraica di Gerusalemme e un master in gestione delle risorse presso la National Security University di Washington. “È una persona di grande intelligenza che si distingue per le sue capacità di leadership. Sa cosa ci si aspetta da lui. – la valutazione di Rahmilevich – Ha un’etica molto forte e un tipo di comando che non è né appariscente né aggressivo, ma presente e basato sull’ascolto. È un uomo di squadra, che allo stesso tempo sa guidare gli altri. Ha quello che ci si aspetta da un capo di Stato maggiore: essere un buon comandante delle operazioni, avere capacità di pianificazione e creatività, nonché l’abilità di adeguarsi in tempo reale alle situazioni che cambiano”.
La sua nomina ora dovrà essere confermata dal Comitato consultivo per le nomine di alto livello nel servizio pubblico, presieduto dal giudice emerito della Corte Suprema Meni Mazuz. E poi la candidatura di Halevi dovrà ricevere il via libera dal governo.