“Strage di Monaco 1972,
la pagina più buia delle Olimpiadi”

Per il presidente Comitato Olimpico Internazionale Thomas Bach non ci sono dubbi: Monaco 1972 rappresenta il momento più buio della storia delle Olimpiadi. “Tutto ciò che rappresentano i Giochi è andato in frantumi 50 anni fa con l’orribile attacco alla squadra olimpica israeliana”, le sue parole, pronunciate simbolicamente in Israele. Qui, a Tel Aviv, si è tenuta una cerimonia per commemorare, nella data ebraica, le undici vittime israeliane della strage compiuta nel 1972 da un commando di terroristi palestinesi. Undici atleti “brutalmente assassinati a sangue freddo da un’organizzazione terroristica palestinese solo perché ebrei, solo perché israeliani”, ha ricordato il Presidente d’Israele, Isaac Herzog, durante la commemorazione. “In quel momento – ha aggiunto – la torcia olimpica si è spenta e la bandiera a cinque anelli si è macchiata di sangue”. Per troppo tempo, ha ammesso Bach, ex olimpionico tedesco, il Cio e la Germania hanno tenuto un colpevole silenzio sulla vicenda. “Per questo dolore e per questa angoscia, che abbiamo causato, sono veramente dispiaciuto”, il suo rammarico.
Bach ha voluto presentare le sue scuse alle famiglie e all’intera Israele. Per troppi anni il Comitato Olimpico internazionale non ha commemorato “in modo dignitoso” le vittime, la sua riflessione. Con lui alla guida del Cio è iniziata una graduale svolta, avviata nel 2016 alle Olimpiadi brasiliane con un momento di ricordo. Alle Olimpiadi di Tokyo lo scorso anno sono invece stati ricordati in apertura i nomi degli atleti israeliani uccisi.