“Israele, ogni voto è importante”

Sono oltre 6,7 milioni i cittadini israeliani chiamati ad esercitare il proprio diritto di voto in queste ore e decidere che volto avrà la 25a Knesset, il parlamento d’Israele. A loro si è rivolto, dopo aver votato, il Presidente del paese Isaac Herzog ricordando come non sia scontato poter partecipare ad elezioni libere e democratiche. “Miliardi di persone nel mondo non hanno questo diritto. – le parole di Herzog -. Dovremmo essere grati, come nazione, di avere un sistema democratico in cui ogni cittadino può avere un impatto. Voglio ribadire che il voto ha un impatto, senza ombra di dubbio. Chiunque pensi che la propria voce non sia importante si sbaglia. Pertanto, invito tutti i cittadini del Paese: esercitate il vostro diritto democratico e andate a votare”. Segnale positivo in questo senso l’affluenza registrata alle 10 di questa mattina: 15,9 per cento (1.076.076 elettori) la più alta dal 1981 a oggi. “Questi dati – il commento di Herzog – riflettono la fiducia del pubblico nel processo elettorale: un processo democratico, corretto, equo e rispettoso”. Un trend, quello sulla buona affluenza, mantenuto anche nella seconda rivelazione. Alle 12 infatti il 28,8 per cento degli aventi diritto si è recato alle urne, ben 3 punti percentuali in più rispetto al 2021. Il dato più alto dal 1999 per questa fascia oraria. Elementi significativi, ma di ancora difficile lettura come dimostrano le dichiarazioni dei politici di queste ore. Il leader dell’opposizione e capo del Likud Benjamin Netanyahu, ad esempio, ha fatto appello ai suoi sostenitori dichiarando che gli elettori di sinistra stanno andando ai seggi mentre quelli di destra “sono nei centri commerciali”. Al momento però non ci sono dati sui singoli seggi, ma solo in riferimento alla situazione nazionale. Secondo invece il partito arabo Hadash-Ta’al l’exploit nell’affluenza non coinvolgerebbe la comunità araba. Qui alle 10 avrebbe votato solo il 5 per cento.