Il demografo Sergio Della Pergola:
“In Israele è la vittoria del populismo”

I risultati da Israele si inseriscono in “un movimento transnazionale di cui fanno parte l’Italia, la Francia, l’Inghilterra, la Svezia, gli Stati Uniti così come il Brasile, pur con il suo sorprendete risultato in senso contrario. Questo movimento convoglia al suo interno e fa risorgere nazionalismo, populismo, sciovinismo e revanscismo”. È un fenomeno globale, spiega a Pagine Ebraiche l’illustre demografo Sergio Della Pergola, che in Israele ha avuto – in queste ultime elezioni – una sua traduzione secondo le caratteristiche del paese. In particolare con l’affermazione dell’estrema destra di Sionismo religioso, parte della coalizione che, a spoglio quasi completato, appare vincitrice ed è guidata da Benjamin Netanyahu (65 seggi su 120 totali). “Il voto è il voto e il risultato è innegabile. C’è stata un’affluenza molto alta, tra le più alte dell’ultimo ventennio, e queste persone, che prima avevano disertato i seggi, erano schierate, evidentemente e in modo netto, con il Likud e con i partiti religiosi”.
Il risultato elettorale, evidenzia Della Pergola, premia chi come Netanyahu ha saputo gestire con abilità una legge elettorale che favorisce la frammentazione, ricucendo le fila della propria coalizione ed evitando dispersione di voti. “Netanyahu è il migliore uomo politico che ci sia in Israele. Non c’è il minimo dubbio su questo e gli altri sono fallimentari”. Il riferimento si fa poi esplicito ai laburisti e al Meretz, che non hanno fatto un accordo per presentarsi insieme e ora il secondo rischia di non entrare neanche alla Knesset. “Chi è causa del suo male… Anche i partiti arabi hanno condiviso questa idiozia. Si sono scissi a suo tempo in due e poi in tre e così uno dei tre ora non passa la soglia di sbarramento. In questo caso dico per fortuna, – aggiunge il demografo – perché Balad (il partito che rimarrebbe fuori) è francamente anti israeliano e assolutamente contrario all’esistenza dello Stato di Israele. Meglio quindi che rimanga fuori”.
Dall’altro lato, rispetto a chi è riuscito ad entrare alla Knesset Della Pergola vede una rappresentazione di un paese che non riconosce. “Israele oggi è uno Stato completamente diverso dai tempi di Ben Gurion” afferma il demografo, che nel corso della sua carriera è stato consulente strategico del Premier Ariel Sharon. “Oggi in Israele ci sono forze che si possono identificare con i movimenti fascisti che esistono in altri paesi. – dice Della Pergola – E a chi dobbiamo questo dono? In gran parte ai palestinesi e al fatto che non hanno mai voluto impostare una chiara posizione di dialogo, di colloquio, di coesistenza. Il loro terrorismo ha chiaramente allontanato i pacifisti. Purtroppo poi si è creata una perversa alleanza fra terroristi palestinesi e fondamentalisti israeliani ebrei, che ha funzionato egregiamente in passato ed è accaduto anche questa volta”. Della Pergola ricorda in particolare il passato kahanista di Itamar Ben Gvir e il suo noto gesto contro Itzhak Rabin, quando strappò lo stemma della cadillac dell’allora Premier israeliano. “Siamo arrivati alla sua auto, arriveremo anche a lui”, annunciò alle televisioni un Ben Gvir allora ventenne. Quasi trent’anni dopo “queste persone sono al governo. Vedremo come si comporteranno. Ma penso che il loro estremismo, di Ben Gvir e Smotrich (l’altro leader del partito Sionismo religioso) è tale che potrebbe mettere in difficoltà Netanyahu”.
La priorità annunciata del blocco guidato dall’ex Primo ministro, prosegue Della Pergola, è fare una riforma che dichiari “la prevalenza del Parlamento sulla Corte Suprema, così quest’ultima non potrà più bocciarne le leggi. Poi naturalmente verranno discusse le procedure sulle nomine dei giudici, e si potrà arrivare a ribaltare completamente l’ordine della separazione dei poteri. Con una maggioranza come quella che si prefigura dichiareranno di agire sulla base di ciò che ha deciso il popolo e cambieranno la democrazia. Naturalmente c’è chi dice che il mio è solo pessimismo, ma questi sono i segnali che vedo”.

dr