L’architetto David Cassuto:
“Ritorno di Netanyahu,
successo democratico”

Per David Cassuto, architetto con un passato da vicesindaco di Gerusalemme, l’affermazione elettorale della coalizione guidata da Benjamin Netanyahu rappresenta “una vittoria per la democrazia israeliana: con il governo Bennett-Lapid in molti si sono sentiti defraudati e hanno risposto andando in massa alle urne e ribaltando l’attuale maggioranza, che si basava su un partito arabo”. “Nessun problema in questo”, prosegue Cassuto. “I partiti arabi fanno parte della nostra democrazia, ma aveva una posizione ricattatoria nei confronti del governo uscente e soprattutto non si immedesimava nel carattere ebraico dello Stato”. Per Cassuto i 65 seggi che dovrebbe ottenere la coalizione guidata da Netanyahu – lo spoglio è ancora in corso – rappresentano una correzione rispetto a quella che, spiega, è stata una stortura: l’alleanza dell’ultima Knesset che “ha portato via al legittimo titolare il diritto di guidare il paese”. Ovvero il leader del Likud. “Ora le urne gli hanno restituito quel posto”. A chi guarda con preoccupazione al Sionismo religioso, partito di estrema destra guidato da Itamar Ben Gvir e Bezalel Smotrich, grande trionfatore di questa tornata elettorale (diventerà il terzo partito alla Knesset), Cassuto risponde che la sua voce non “è così estremista come viene raccontato: Ben Gvir non è l’uomo che era dieci anni fa e si è molto moderato nell’ultimo periodo”. In ogni caso, aggiunge, “chi sicuramente non è un estremista è Netanyahu, che è una persona molto posata. In passato ha sempre avuto, e potrei dire desiderato, avere una componente di sinistra nei suoi governi. Questa volta non c’è ed è il momento di dimostrare di saper fare le modifiche promesse”. Tra queste, sottolinea l’ex vicesindaco, modificare il processo di nomina dei giudici: “Al momento non è equilibrato, appartengono solo a un colore politico, mentre devono rappresentare le diverse identità e sensibilità del paese”. Per Cassuto manca poi equilibrio nei media: “Sono tutti troppo schierati contro Netanyahu e contro la destra. E anche nell’accademia e nell’esercito, se ha idee di destra non vai avanti. Questa atmosfera deve cambiare”.
In ultimo il processo al leader del Likud. “Per me deve andare avanti. Non ritengo giusti i capi di imputazione e mi sembra che tutte le accuse si stiano dimostrando deboli. Ma bisogna continuare a difendersi nei tribunali. Dall’altro lato, non si può più permettere che il potere giudiziario intervenga e ostacoli, come nel caso di Netanyahu, la carriera di un Primo ministro con accuse infondate”.

dr