“Lotta al cambiamento climatico, Israele sarà protagonista”

Israele non solo punta alle emissioni zero entro il 2050, ma vuole diventare un punto di riferimento a livello regionale per quanto riguarda la lotta ai cambiamenti climatici. A dichiararlo da Sharm El Sheikh, dove è in corso la conferenza delle Nazioni Unite sul clima COP27, il Presidente israeliano Isaac Herzog. “Israele è pronto a guidare lo sforzo verso la resilienza climatica regionale. – ha affermato Herzog, intervenendo dalla località egiziana – Intendo guidare lo sviluppo di quello che definisco un Medio Oriente rinnovabile, un ecosistema regionale di pace sostenibile”. Un impegno in prima persona per dare voce alle conoscenze israeliane che toccano diversi ambiti. “In una regione che sta subendo un’accelerazione della desertificazione, Israele ha la capacità e il know-how per rispondere alle gravi carenze idriche e per offrire soluzioni all’insicurezza alimentare. Siamo desiderosi di condividere tutte le nostre competenze e i nostri strumenti pratici. Questo è il volto di un Medio Oriente rinnovabile”, le parole di Herzog, che a Sharm El Sheikh ha incontrato per la prima volta la presidente del Consiglio italiano Giorgia Meloni. Intanto, a margine del COP27, Gerusalemme ha già portato a casa un risultato: la firma di un memorandum d’intesa con Giordania ed Emirati Arabi Uniti (nell’immagine) per dare seguito all’accordo siglato tra le parti nel 2021 in cui Amman si impegnava a fornire energia solare agli israeliani e gli israeliani a convogliare acqua desalinizzata verso il Regno Hashemita. A rappresentare il governo di Gerusalemme, i ministri uscenti Esawi Frej (Cooperazione regionale) e Karine Elharrar (Energia).