‘Israele-Turchia, rafforziamo i legami’

Mentre l’ospedale da campo israeliano continua a curare la popolazione attorno a Kahramanmaraş, una delle città turche devastate dal sisma, ad Ankara è sbarcato il ministro degli Esteri di Gerusalemme Eli Cohen. Il capo della diplomazia israeliana ha prima incontrato l’omologo turco Mevlut Cavusoglu e poi il presidente Recep Tayyip Erdogan. A entrambi ha confermato che Israele continuerà a fornire aiuti umanitari, esprimendo il proprio cordoglio per le vittime del sisma, il cui conto, tra Turchia e Siria, diventa sempre più tragico: secondo le ultime informazioni i morti sarebbero oltre quarantamila, ma alcune previsioni dicono che il numero potrebbe aumentare ancora molto. Una tragedia con cui il paese farà i conti a lungo. “Negli ultimi tempi abbiamo lavorato per continuare a rafforzare le nostre relazioni. Gli amici si misurano anche nei momenti di difficoltà e in questo momento difficile, Israele tende la mano ed esprime solidarietà al popolo turco”, le parole di Cohen a Erdogan.
Per il ministro israeliano la visita è stata anche occasione per ultimare gli ultimi dettagli per la ripresa dei voli diretti tra i due paesi. “Vorrei aggiornarvi che i voli israeliani riprenderanno tra due giorni e tutte e tre le principali compagnie israeliane rinnoveranno i loro viaggi verso la Turchia”, ha dichiarato Cohen ai giornalisti. La sua previsione è che un milione di israeliani visiterà la Turchia nel 2023, rispetto agli 800.000 che vi si sono recati lo scorso anno a bordo di compagnie aeree straniere.