“Roma-Gerusalemme, la priorità
è rafforzare la cooperazione”

Dalla tecnologia legata all’acqua alla cybersecurity, dal contrasto all’Iran al piano per allargare gli accordi di Abramo ad altri paesi arabi. Diversi i temi sul tavolo del vertice a Roma tra il Primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Quest’ultima ha espresso la solidarietà italiana di fronte all’ultimo attacco terroristico palestinese che ha colpito nel cuore di Tel Aviv. Una solidarietà apprezzata da Netanyahu, che ha sottolineato come sia prioritario rafforzare la collaborazione tra Gerusalemme e Roma. A tal fine i due capi di governo hanno convenuto sulla necessità di organizzare un vertice intergovernativo – l’ultimo risale al 2013 – su una decina di argomenti che dovrebbe tenersi in Israele tra alcuni mesi.
“Con il Premier Benjamin Netanyahu ci conosciamo da tempo e ci stimiamo da tempo. Israele rappresenta per l’Italia una nazione amica e un partner fondamentale in Medio Oriente e a livello globale. Abbiamo discusso delle nostre eccellenti relazioni bilaterali, sulle quali riteniamo di poter insieme fare nei prossimi mesi molto di più”, ha dichiarato la Presidente Meloni nel corso di una conferenza stampa congiunta con Netanyahu. Meloni ha elencato alcuni degli argomenti toccati durante il colloquio, tra cui la collaborazione sul fronte della tecnologia idrica. Rispetto all’impegno diplomatico, si è parlato del sostegno italiano ad allargare gli Accordi di Abramo, così come per ogni iniziativa volta a rilanciare “un processo politico tra Israele e Palestina. Ho espresso – le parole di Meloni – la nostra preoccupazione per la situazione, portando la solidarietà italiana e la condanna di fronte agli attacchi terroristici. Vogliamo fare tutto quello che possiamo per facilitare la ripresa di accordi e una deescalation della violenza”. È poi stato ribadito l’impegno italiano sul fronte dell’antisemitismo. 
Netanyahu ha esordito evidenziando la lunga amicizia tra Italia e Israele. “Credo stia per assumere una dimensione ancora maggiore”, la sua previsione, rimarcando il citato obiettivo di organizzare a breve un vertice intergovernativo.In mattinata Netanyahu ha poi partecipato all’apertura dei lavori del Forum economico per le imprese assieme al ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso. Davanti a un pubblico di rappresentati di alcune delle maggiori imprese italiane, Urso ha evidenziato l’obiettivo del paese a diventare “uno snodo per il gas in Europa”, collegandosi in particolare ai giacimenti israeliani. Su questo ad esempio verte il progetto East Med. E anche per Netanyahu la strada della collaborazione energetica con l’Italia potrà essere rafforzata. E potrebbe aprire a nuovi equilibri in Medio Oriente. “Ho l’obiettivo di raggiungere la normalizzazione e la pace con l’Arabia Saudita. – l’annuncio del Premier – Questo aprirebbe a possibilità economiche come collegare un gasdotto proprio dall’Arabia Saudita a Israele, e poi dal porto di Haifa all’Europa. Tutto questo è una reale possibilità, non è pura fantasia”
Secondo Urso, “Italia e Israele possono dare una risposta congiunta alle nuove sfide globali poiché godono di relazioni bilaterali profonde e solide, costruite su basi di amicizia, con una condivisione di valori e una forte cooperazione scientifica, tecnologica e industriale”. Per il ministro il destino dell’Europa si gioca nel Mediterraneo “e i nostri Paesi insieme possono indicare la strada da percorrere anche perché hanno sistemi economici e produttivi complementari, particolarmente congeniali per affrontare le nuove frontiere tecnologiche”. Tra queste, le tecnologie green, le infrastrutture legate all’acqua, la cybersicurezza, citate anche da Netanyahu come campi su cui investire la cooperazione bilaterale. Nel corso del Forum, il Premier ha poi risposto ad alcune delle domande dei vertici delle aziende presenti in merito alle soluzioni idriche esistenti in Israele alla luce del problema della siccità che l’Italia ha vissuto negli ultimi anni; nel campo della sanità digitale e dell’esperienza israeliana sulla questo problema; per quanto riguarda la sicurezza informatica e delle infrastrutture critiche.
A margine dell’incontro con Meloni, è stata organizzata a Roma una manifestazione di israeliani che contestano il Primo ministro Netanyahu e la riforma della giustizia che sta portando avanti la sua maggioranza.