Indebolire i terroristi della Jihad islamica
l’operazione israeliana a Gaza

A distanza di una settimana dal lancio di cento razzi da parte dei terroristi palestinesi di Gaza, l’esercito israeliano ha risposto con una nuova operazione denominata “Scudo e Freccia”. Nel mirino, alcuni esponenti del gruppo terroristico Jihad islamica e alcune postazioni strategiche di quest’ultimo. “Nella notte, esercito e aviazione hanno condotto un’operazione precisa contro la leadership dell’organizzazione terroristica della Jihad islamica a Gaza. Israele cerca la stabilità, mentre il gruppo terroristico finanziato dall’Iran lancia attacchi. Allo stesso tempo, danneggia il suo stesso popolo – i residenti di Gaza”, il commento del ministro della Difesa Yoav Gallant dopo il lancio dell’operazione che ha portato all’eliminazione di tre figure chiave della Jihad islamica. “Lo Stato di Israele non tollererà il lancio di razzi, il terrorismo o qualsiasi minaccia alla sua sovranità e alla sicurezza dei suoi cittadini. Le nostre forze di sicurezza sono pronte a difendere ogni fronte”, la dichiarazione di Gallant. Il ministro si è anche rivolto agli israeliani che abitano nei pressi di Gaza. “Dovete essere preparati a qualsiasi scenario, compresi combattimenti prolungati”. Ci si aspetta infatti una ritorsione da parte dei gruppi terroristici di Gaza con il lancio di nuovi missili. E il Sud si sta preparando a questa evenienza. “Affrontiamo molte sfide per la sicurezza che ci impongono di agire in modo responsabile, anche obbedendo alle istruzioni del Comando del Fronte Interno. Tutti i nostri cuori e pensieri sono con l’esercito, le forze di sicurezza e i residenti del sud”, il commento del Presidente d’Israele Isaac Herzog.
Nell’operazione israeliana, in cui ci sono state tredici vittime totali, sono stati eliminati Khalil Bahtini, comandante delle attività della Jihad islamica nel nord di Gaza; Tareq Izzeldeen, un alto ufficiale militare della brigata al-Quds in Cisgiordania, che secondo l’esercito era responsabile della pianificazione di attacchi in Cisgiordania; e Jihad Ghanam, segretario del consiglio militare della Jihad islamica.