Sirene antimissile in tutta Israele,
nuovo scontro con la Jihad islamica

Da Sderot, nel sud, fino a Tel Aviv. In queste ore in ampie zone d’Israele sono tornate a suonare le sirene antimissile a causa degli attacchi provenienti dalla Striscia di Gaza. L’escalation era attesa dopo l’eliminazione da parte dell’esercito di tre leader del gruppo terroristico palestinese Jihad islamica. “Ai nostri nemici dico: qualsiasi escalation da parte vostra sarà accolta da una risposta schiacciante da parte nostra”, l’avvertimento del Premier Benjamin Netanyahu a Gaza. Il Premier ha poi voluto mandare un messaggio al paese: “siamo tutti insieme in questa battaglia, come fratelli. Nel momento della verità, tutti si alzano in piedi. Questo è il vero spirito del nostro popolo, che sa unirsi di fronte a ogni sfida”. In queste ore sono decine i razzi lanciati dalla Jihad islamica contro Israele, molti intercettati dal sistema antimissile Iron Dome. Uno ha colpito il tetto di un asilo a Sderot (nell’immagine).
Proprio il gruppo responsabile di questi attacchi, la Jihad islamica – gruppo sostenuto direttamente dall’Iran –, è il bersaglio dell’operazione militare denominata “Scudo e Freccia”. Operazione che ha portato all’uccisione di tre suoi membri di vertice. “Questi terroristi erano responsabili del lancio di oltre 100 razzi contro le città israeliane la scorsa settimana e di molti attacchi terroristici contro i civili israeliani”, ha dichiarato Netanyahu. Il portavoce dell’esercito Daniel Hagari ha ribadito come l’obiettivo sia esclusivamente la Jihad islamica “che mina la situazione della sicurezza a Gaza e in Cisgiordania”.