SPORT – Il ciclismo investe nella rinascita del sud d’Israele

Nelle località vicine alla frontiera con Gaza violate in ottobre dai predoni di Hamas, quando la vita tornerà alla “normalità” nuove strutture e nuovi impianti sportivi accoglieranno i residenti dei villaggi e kibbutz oggi sfollati dalle loro case. In particolare una pista dedicata al ciclismo che sorgerà grazie a una donazione della squadra professionistica israeliana, la Israel Premier Tech del filantropo e mecenate Sylvan Adams. “Abbiamo attraversato terribili tragedie nel corso della nostra storia. Siamo sempre tornati più forti e torneremo più forti anche stavolta. Siamo un popolo resiliente”, ha detto Adams visitando l’area del massacro al Supernova festival e a seguire il kibbutz Be’eri. Anche lo sport veicolerà dunque la voglia di vita e speranza,  promuovendo iniziative di vicinanza a Israele e di sensibilizzazione sulla sorte degli ostaggi ancora prigionieri di Hamas. Come la corsa di solidarietà svoltasi in gennaio, a cento giorni dalla loro cattura, con piccoli e grandi gruppi di ciclisti che si sono raggruppati in tutto il mondo (Italia compresa) nel segno dello slogan “Bring them home know”.