LIBRI – La nave di Giuliani
salpa dal Midrash e arriva lontano

Si intitola “Nell’oceano dell’ebraismo. Brevi navigazioni tra Talmud e filosofia”. È una raccolta di testi edita da Castelvecchi ed è un’affascinante antologia degli anni di collaborazione dell’ebraista Massimo Giuliani con la redazione di Pagine Ebraiche e il portale moked.it. Sessantacinque capitoletti che spiegano le vele in un vasto mare di sapienza tra insegnamenti religiosi, norme giuridiche, commenti biblici, discussioni tra maestri, aforismi e intuizioni filosofiche. Ma anche, come premette l’autore all’inizio del viaggio, “una trama di ragionamenti, distinzioni logiche e sottigliezze psicologiche” che fanno del Talmud la più grande enciclopedia dello scibile ebraico mai prodotta dopo la Bibbia. Docente di pensiero ebraico anche in ambito Ucei, Giuliani è da qualche settimana il direttore della nuova rivista “Avinu” per il Dialogo ebraico-cristiano, presentata ai recenti colloqui di Camaldoli. Le sue “brevi navigazioni” si aprono con il Midrash: letteratura in cui l’autore vede la chiave di accesso alle diverse concezioni ebraiche dell’uomo e di Dio, del tempo e della Storia. La lezione conclusiva è invece dedicata al ridere e parte dalla peculiare vicenda di Isacco. Nel mezzo c’è un po’ di tutto, un navigare senza soluzione di continuità nello spazio e nel tempo: il Golem, Kafka e il concetto ebraico di verità; la poesia come fondamento del mondo; la definizione di blasfemia; la lezione del Ba’al Shem Tov (il fondatore del chassidismo) davanti alla minaccia incombente di un’epidemia.
Si parla anche di guerra, tema anch’esso dove l’ebraismo è portatore di una sua specificità che spesso lo distingue dalla cultura dominante. “Non tutti i maestri del passato hanno condannato la guerra; anzi, nello spirito realistico della Torà molti l’hanno valutata per quello che è: uno strumento estremo ma utile e a volte necessario per difendersi e difendere la vita”, scrive Giuliani. D’altronde, aggiunge: “Im ein anì lì mi lì: se io non sono per me, chi lo sarà?”.

a.s.