CALCIO – Fiorentina vs Maccabi Haifa, secondo atto La Curva Fiesole prende posizione contro Israele
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Il giocatore di maggior prospettiva del Maccabi Haifa ha 19 anni, si chiama Anan Khalaili ed è arabo. Lo scorso anno è stato uno dei protagonisti dallo storico terzo posto conquistato dalla nazionale israeliana al Mondiale Under 20 d’Argentina. Arabo è anche il più esperto Mahmoud Jaber, difensore 25enne che veste anche lui i colori d’Israele. Suo fratello Abdallah era il capitano della nazionale palestinese, ma alcuni anni fa è stato cacciato dai vertici della sua federazione per aver firmato con un club israeliano. Khalaili, Abdallah e gli altri arabi del Maccabi sono tra i beniamini di una delle tifoserie più appassionate e miste del paese. Oggi alcune centinaia di fan degli “yerokim” (i verdi di Haifa) sono a Firenze per provare a spingere la loro squadra verso l’impresa del passaggio del turno in Conference League contro la Fiorentina grande favorita e già vincitrice all’andata con un 4 a 3 esterno che sembra aver messo la qualificazione ai quarti in relativa sicurezza.
Proprio “sicurezza” è una delle parole chiave di queste ore, declinata purtroppo in termini non sportivi ma per la necessità di garantire che la partita possa disputarsi senza minacce all’incolumità di giocatori e tifosi. Massima allerta da parte delle forze dell’ordine e purtroppo anche parole fuorvianti in questa vigilia di partita, segnata anche da una presa di posizione della Curva Fiesole (il cuore del tifo locale) in cui si accusa da una parte Israele di essere un paese che massacra civili e dall’altra i tifosi del Maccabi di inneggiare a tutto ciò. Non sono previste al momento manifestazioni ufficiali della galassia propal, ma è una ipotesi che non viene esclusa dalle autorità.
Allo stadio Artemio Franchi, Fiorentina e Maccabi si daranno battaglia oggi a partire dalle 18.45. Sulla carta la Fiorentina non dovrebbe rischiare troppo. Ma l’allenatore Vincenzo Italiano, in conferenza stampa, ha predicato comunque prudenza: “L’avversario è di valore. Con grande merito siamo riusciti a vincere l’andata, ma la partita è ancora aperta”. Il suo collega Messay Dego, l’allenatore del Maccabi, non chiude la porta alla speranza: “Conosciamo i viola, li rispettiamo. Ma ora che siamo qui vogliamo dare il 200%, sperando in un risultato positivo”.
(Foto Artemio Franchi – Shutterstock)