ISRAELE – Ritorna Blinken, Usa spingono per accordo con Hamas

“Oggi sapremo se Hamas fa sul serio sull’accordo”. Prima di partire per il Qatar, parlando con alcuni giornalisti israeliani, un alto funzionario di Gerusalemme ha lasciato trasparire un cauto ottimismo. “C’è la possibilità di raggiungere un accordo nel prossimo futuro. Gli americani stanno esercitando pressioni sia su Hamas sia sui mediatori. Oggi discuteremo gli ostacoli che stanno bloccando l’intesa”, ha dichiarato il funzionario. In Qatar per Israele sono presenti i massimi rappresentanti dell’intelligence: sia il capo del Mossad David Barnea sia il direttore dello Shin Bet Ronen Bar. Gli Stati Uniti spingono molto per la buona riuscita del negoziato, come confermano le dichiarazioni del segretario di stato Usa Antony Blinken, che ha pure lasciato trapelare ottimismo poche ore prima di sbarcare in Israele. Per la sesta volta dal 7 ottobre, il capo della diplomazia americana è arrivato nel paese, dopo aver fatto tappa in Arabia Saudita ed Egitto. In scaletta, un incontro con il primo ministro Benjamin Netanyahu e poi con il suo gabinetto di guerra. Il faccia a faccia con il premier arriva in un momento di tensione tra i due alleati. L’amministrazione del presidente Joe Biden non ha imposto restrizioni sugli aiuti militari a Israele, ma ha apertamente criticato la strategia bellica di Netanyahu. In particolare Washington vuole evitare un’offensiva militare a Rafah, la città meridionale di Gaza, dove sono convogliati centinaia di migliaia di sfollati palestinesi. Per il premier israeliano invece intervenire a Rafah è necessario per raggiungere l’obiettivo della guerra: sconfiggere Hamas. La questione, scrivono i media Usa e israeliani, è sul tavolo dell’incontro odierno con Blinken. Nel mentre la diplomazia americana si muove anche all’Onu. È in cantiere una risoluzione da presentare oggi al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite per chiedere “un cessate il fuoco immediato e duraturo”.
Tornando a Gerusalemme, per il secondo venerdì di Ramadan 100mila persone sono arrivate nella Città Vecchia per pregare. La polizia israeliana ha sottolineato come le funzioni si siano svolte pacificamente. Le forze di sicurezza sono in uno stato di massima allerta per il rischio di attentati. Come quello avvenuto questa mattina nell’area dell’insediamento Dolev, in Cisgiordania. Un terrorista palestinese ha sparato contro un minibus, senza causare feriti ed è poi scappato. È iniziato un inseguimento, in cui alcuni soldati sono stati colpiti. Il terrorista è stato poi eliminato, grazia anche all’intervento di un elicottero e di alcuni droni.