MANTOVA E VERONA – Uno Shabaton per stare vicini

Si è concluso ieri uno shabaton a Verona e Mantova promosso dall’Area Cultura e Formazione Ucei assieme a Ruth Mussi e ai madrichim dell’Ufficio Giovani Nazionale. All’incontro hanno partecipato veronesi e mantovani, ma anche romani, torinesi e bolognesi. Alle attività per giovani e adulti, alla tefillah, si sono accompagnate visite in loco e una cucina gustosa con la mano dell’instancabile Ester Silvana Israel e Nadav, studente di medicina a Bologna, già “arruolato” dalla comunità di Verona in altre occasioni e festività. Il 7 ottobre, dall’Italia ha raggiunto l’esercito in Israele e lì tornerà di nuovo a breve.
«Mi stupisco sempre come persone che non si conoscono e non abbiamo legami di amicizia o parentela, si sentano così vicine dopo uno shabbat passato insieme e solo per il fatto di essere ebrei», ha sottolineato Mussi. «Alla fine, mi sono ritrovata io stessa a salutare calorosamente persone sconosciute, anche un po’ riservate, incontrate da poco ma verso cui sentivo affetto e provavo calore, per il “semplice” fatto di avermi accolto e avermi fatto visitare la propria comunità, raccontato delle proprie origini e del proprio Beth haKnesset, dopo aver cantato insieme “ossè shalom bimromav”. È incredibile la vicinanza che si prova dopo incontri come questi: gli shabbatonim servono a questo».
Cioè a legare e sentirsi vicini grazie ai valori e alle idee discusse insieme e alla gioia condivisa attorno a un pasto preparato con tanta dedizione e partecipazione.