ART. 3 – All’Università di Firenze si parla di società e responsabilità
Si concluderà a Firenze il viaggio di “Articolo 3 – Diversi tra uguali”, l’iniziativa nazionale promossa dall’Ucei per i 75 anni della Costituzione italiana. L’ultimo incontro del progetto è in programma lunedì 8 aprile alle 17, nell’aula magna dell’Università degli studi in piazza San Marco, per una riflessione a più voci su “Società e responsabilità”. Un argomento di sintesi rispetto a un percorso in cui si è parlato tra i vari temi di giustizia, ambiente, lavoro, cittadinanza e diritto all’istruzione, declinando ogni aspetto alla luce dell’articolo 3 della legge fondamentale dello Stato, ma anche del contributo all’uguaglianza “nella differenza” offerto dal mondo ebraico.
Di “Società e responsabilità” parleranno a Firenze la docente di Storia del diritto medioevale e moderno dell’ateneo Irene Stolzi, la presidente Ucei Noemi Di Segni e il rabbino capo di Roma Riccardo Di Segni, moderati dal docente di Filosofia morale dell’Università di Pisa Adriano Fabris. Con loro ci saranno anche lo scrittore e drammaturgo Stefano Massini e la rettrice Alessandra Petrucci. Introdurranno l’incontro il presidente della Comunità ebraica fiorentina Enrico Fink e il coordinatore della Commissione cultura Ucei, Saul Meghnagi. Ai bambini si rivolgerà invece un laboratorio didattico a cura del Meis e di Coopculture, con i ragazzi dell’educandato Statale della S.S. Annunziata che faranno esperienza, attraverso letture e giochi, di come la diversità sia «qualcosa che unisce anziché separare».
Il viaggio di “Articolo 3 – Diversi tra uguali” era iniziato nel marzo dello scorso anno dalla sede della Corte costituzionale, sotto gli auspici dell’allora presidente Silvana Sciarra e della senatrice a vita Liliana Segre. In un messaggio inviato agli organizzatori, Segre aveva detto di trovare «particolarmente significativo che una parte piccola ma qualificata e dinamica della società italiana abbia deciso di cimentarsi con aspetti così centrali». A detta della senatrice, «un atto di attenzione e di vero e proprio patriottismo costituzionale».
(L’ingresso è libero, con prenotazione obbligatoria entro il 7 aprile)