ISRAELE – I numeri della guerra sei mesi dopo il 7 ottobre
Il ministro degli Esteri Israel Katz in Italia
Sei mesi dopo il massacro di civili nel sud d’Israele per mano di Hamas, le Israeli Defense Forces (Idf) hanno pubblicato i numeri della guerra: sono 604 i militari caduti da quella data; in 260 hanno perso la vita dall’inizio delle operazioni di terra a Gaza, gli ultimi quattro effettivi, quattro ventenni, sono caduti in un agguato a Khan Younis nelle prime ore di domenica. 41 soldati hanno perso la vita a causa del “fuoco amico”. In totale sono 1.800 i morti in Israele da quel sabato nero dell’ottobre del 2023. Sul territorio israeliano sono caduti 9.100 missili esplosi da Hamas mentre 3.100 missili sono stati lanciati dal Libano. Le Idf hanno dichiarato di aver eliminato 12.000 terroristi di Hamas e di aver colpito 32.000 obiettivi a Gaza. Nessuna novità sulla sorte dei 134 ostaggi ancora nelle mani di Hamas. «Da sei mei le nostre sorelle e i nostri fratelli sono trattenuti da un nemico crudele, i nostri cuori vacillano, giorno dopo giorno, minuto dopo minuto con loro», ha dichiarato il capo dello stato Isaac Herzog. «Noi, l’intero popolo, accompagniamo, sosteniamo, abbracciamo le famiglie degli ostaggi. Non dimentichiamo mai loro né i loro cari».
Sabato sera si sono registrati momenti di tensione durante una manifestazione a Tel Aviv con 100.000 dimostranti (la metà secondo la polizia) scesi per strada per chiedere al governo di trovare un accordo con Hamas per la liberazione dei rapiti ma invocando anche elezioni anticipate. Cinque persone sono rimaste ferite in modo lieve quando un’automobile ha investito un gruppo di manifestanti. Il conducente ha poi spiegato che si è trattato di un incidente.
Domenica mattina due israeliani sono rimasti feriti (uno in modo grave) a seguito di un attacco con arma da fuoco lungo la strada 55 a Nabi Ilyas nei territori. Le autorità sospettano si sia trattato di un attacco terroristico.
È diventata intanto di pubblico dominio la notizia che Israel Katz, ministro degli Esteri d’Israele, è partito per una missione in Italia accompagnato dai familiari di cinque ostaggi a Gaza. Il suo programma prevede incontri con l’omologo italiano Antonio Tajani, con il vicepresidente del Consiglio Matteo Salvini e con i rappresentanti delle comunità ebraiche italiane.