ISRAELE – Scambi di minacce con Teheran, commercio a picco con Ankara

Mentre i negoziati con Hamas sono in stallo, sale lo scontro tra Israele e Iran. Dopo le minacce del regime di Teheran, da Gerusalemme sono arrivate reazioni perentorie. Il primo a replicare alle parole dell’ayatollah Ali Khameini – Israele «deve essere punito e lo sarà» – è stato il ministro degli Esteri Israel Katz. «Se l’Iran attacca dal suo territorio, Israele reagirà e attaccherà in Iran», ha avvertito Katz. Sulla stessa linea, il ministro della Difesa Yoav Gallant. «In questa guerra siamo attaccati da più fronti e da diverse direzioni. Qualsiasi nemico che tenti di colpirci, si scontrerà prima di tutto con una forte difesa», ha sottolineato Gallant. «E poi con una potente risposta nel suo territorio». Per entrambi i ministri il regime iraniano rappresenta un pericolo per tutto il Medio Oriente. «L’Iran è la testa del serpente: non c’è Hamas senza Iran, non ci sono Houthi, non ci sono milizie sciite-siriane e non c’è Hezbollah», ha sottolineato Katz. Nelle sue missioni all’estero, ha aggiunto il capo della diplomazia israeliana, spiega agli alleati come l’Iran operi su più fronti per destabilizzare l’Occidente. Il suo coinvolgimento al fianco della Russia nell’aggressione all’Ucraina, ha aggiunto il ministro, ne è un esempio.
Altro paese con cui Israele ha uno scontro aperto è la Turchia. Il presidente turco Recep Erdogan ha attaccato ancora una volta Gerusalemme sul conflitto a Gaza. E poi ieri il suo ministro degli Esteri Hakan Fidan ha annunciato restrizioni sulle esportazioni verso Israele con effetto immediato. Queste misure, spiega il sito Maariv, arrivano dopo intense pressioni interne per fermare integralmente il commercio con Israele. I critici accusano il governo di Ankara di adottare due pesi e due misure, lanciando accuse al vetriolo contro Gerusalemme, ma continuando a intrattenere con lo stato ebraico importanti rapporti commerciali. «Ancora una volta Erdogan sta sacrificando gli interessi economici del popolo turco per il suo sostegno agli assassini di Hamas a Gaza», ha commentato Katz.

(Nell’immagine il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant)