ISRAELE – Un nuovo valico con Gaza per aumentare gli aiuti

Presto inizierà una nuova fase per l’ingresso di aiuti umanitari nella Striscia di Gaza. «Abbiamo collaborato con Paesi e organizzazioni internazionali di tutto il mondo per sviluppare misure nuove e migliori per aumentare il flusso di aiuti ai civili di Gaza, via terra, mare e aria», ha affermato il portavoce di Tsahal Daniel Hagari. L’esercito, ha spiegato Hagari, sta «costruendo il Northern Crossing, un nuovo passaggio terrestre da Israele al nord di Gaza». Un valico che permetterà di incrementare l’ingresso dei veicoli umanitari nell’enclave palestinese. Il nuovo passaggio si trova nella parte settentrionale del confine con Gaza. In questo modo, ha spiegato il ministro della Difesa Yoav Gallant, sarà possibile ridurre il tempo necessario per trasportare il materiale umanitario dal porto di Ashdod, distante una quarantina di chilometri dal nuovo valico.
L’obiettivo d’Israele è raddoppiare gli attuali ingressi giornalieri di camion umanitari: dagli attuali 250 a 500. «Le nuove misure ci permettono di portare più aiuti e camion destinati a Gaza da oltreoceano, anche attraverso il valico terrestre con la Giordania» e il porto di Ashdod, ha affermato Hagari.
Secondo i dati presentati dall’esercito, nelle ultime 24 ore sono entrati a Gaza 298 camion, tutti ispezionati ai valichi di Nitzana e Kerem Shalom. I veicoli trasportavano acqua, cibo, forniture mediche e attrezzature per la costruzione di rifugi. Dall’inizio della guerra sono entrati a Gaza 22205 camion di aiuti secondo la stima di Tsahal.