LIBRI – Fiamma Nirenstein e le “10 bugie su Israele”
Dal boicottaggio dei prodotti israeliani alla diffusione di notizie ad hoc per screditare lo Stato ebraico. C’è un «virus folle che continua a serpeggiare» anche in Italia. E quel virus si chiama «antisemitismo», accusa la giornalista Fiamma Nirenstein nel suo libretto-vademecum “Le 10 bugie su Israele”, pubblicato dalla Federazione Associazioni Italia-Israele e presentato a Roma nella sede della Biblioteca Nazionale dell’Ebraismo Italiano “Tullia Zevi”.
Il testo rappresenta lo sviluppo di una pubblicazione uscita una prima volta insieme al quotidiano Il Giornale nel 2016, aggiornata e attualizzata dall’autrice alla luce degli eventi di ottobre.
«Dal 7 ottobre è cambiato tutto: dentro di noi, attorno a noi. La lettura degli eventi si è fatta più aspra e le bugie sono diventate armi atomiche che si stanno usando per distruggere Israele e il popolo ebraico», ha affermato la giornalista fiorentina, che vive tra Roma e Gerusalemme. Da qui l’urgenza di reagire anche con la parola scritta «di fronte a una mostruosa ondata di antisemitismo, comparabile a quella che negli anni Trenta ha portato alla Shoah» e costruita «ora come allora sulla sistematica reinvenzione, mattone per mattone, della storia e della realtà contemporanea ebraica».
La prima “bugia” sulla quale si sofferma Nirenstein è quella che vede negli ebrei i «colonizzatori di una terra altrui», sottolineando come sia prassi comune a ogni mistificazione su Israele la tendenza a descriverne la costruzione e lo sviluppo «in termini di impresa criminale». L’ultimo capitolo è invece dedicato alla visione distorta diffusa in parti dell’opinione pubblica occidentale rispetto al fatto che il terrorismo palestinese sia l’avanguardia di una fantomatica «guerra di liberazione compiuta da combattenti per la libertà, da resistenti», mentre è in realtà, sostiene Nirenstein, «il padre e la madre di tutti i terrorismi, di quello dell’Isis come di quello di Al Qaeda».
Alla serata ha partecipato tra gli altri l’ambasciatore d’Israele Alon Bar, che ha definito il volume «un utile strumento per cercare di ristabilire la verità dei fatti». C’è «tanta volontà di resistere, di credere nel bene che ci unisce: siamo qui per farci forza insieme», ha dichiarato la presidente Ucei Noemi Di Segni. Serviva allo scopo «un vademecum del genere per contrastare le menzogne», il pensiero del presidente dell’Associazione Italia-Israele Bruno Gazzo, che ha annunciato la stampa e diffusione di 2000 copie nelle varie sezioni territoriali. Per Nicoletta Tiliacos, che ha curato la revisione del testo, «bisogna far capire che il nuovo antisemitismo è l’ostilità contro Israele».
Nel corso della serata ci sono stati vari accenni al recente attacco iraniano. «Israele ha dimostrato la sua forza», ha detto l’ambasciare Bar, esprimendo l’auspicio di un rafforzamento «delle nostre alleanze regionali» nella lotta contro il regime degli ayatollah.