VERONA – Le minacce dei propal sulla soglia della sinagoga

Durante il corteo cittadino per il 25 aprile alcuni propal hanno urlato slogan e parole d’odio contro gli ebrei veronesi raccolti attorno alla sinagoga per festeggiare la Liberazione, davanti alla targa che ricorda il coraggio della partigiana ebrea Rita Rosani, morta in combattimento sul Monte Comun per la libertà di tutti. Sono seguiti momenti di grande tensione. Tra le altre Ester Silvana Israel, vicepresidente della Comunità ebraica, ha raccontato di essersi sentita dare «dell’assassina e della nazista». La presenza dei propal «non era inaspettata ma comunque era previsto che non sfilassero davanti alla sinagoga per ovvie ragioni di sicurezza e tutela del luogo di culto», ha testimoniato la vicepresidente sul sito della Comunità. «Purtroppo così non è stato e anzi hanno iniziato, proprio davanti alla targa di Rita Rosani, ad urlare il noto repertorio di slogan pro-Palestina», dando inoltre degli «assassini», «nazisti» e «fascisti» ai presenti. 
La Comunità è poi intervenuta in un comunicato stampa diffuso stamane, in cui si ricorda che la sinagoga «è un luogo di preghiera e riflessione dove i fedeli si riuniscono per onorare la propria fede e storia» e quindi come tale «merita il massimo rispetto e la massima protezione da parte di tutti i cittadini». Nel comunicato si sottolinea anche «l’importanza di rispettare le differenze» e si esorta chi vuole manifestare il proprio pensiero a farlo «nel rispetto delle leggi e dei principi di convivenza civile, evitando qualsiasi gesto o simbolo che possa generare comportamenti offensivi, divisioni o conflitti».