IL CONTRIBUTO – Ruben Della Rocca: Basta monopolio Anpi su 25 aprile

Come ormai da anni e come da previsioni la giornata del 25 aprile, Festa della Liberazione, si è svolta in un clima surreale. Un clima di nuovo funestato da momenti di tensione e di espressioni di odio antiebraico a Roma e a Milano che hanno macchiato indelebilmente una giornata che dovrebbe essere di orgoglio, dedicata al rinnovarsi dei valori dell’antifascismo, della Resistenza e della lotta partigiana.
Dopo un inizio mattinata ad alta tensione a Roma, con i soliti insulti alla Brigata Ebraica da parte di gruppetti che si stanno distinguendo ormai da settimane anche negli atenei italiani per il loro antisemitismo e per i metodi violenti di cieca e folle contestazione, scene ancora più violente e pericolose si sono viste a Milano all’arrivo del corteo cittadino a Piazza Duomo, dove si è arrivati allo scontro fisico e dove i City Angels e le forze dell’ordine sono dovute intervenire per evitare il peggio.
In mezzo a tutta questa cacofonia, la maratona oratoria di Radio Radicale (RR) da Via Tasso a Roma ha rappresentato un’oasi felice di pensiero, il rinnovarsi di un forte senso di identità nel rispetto della Storia e nel ricordo degli avvenimenti. Massima gratitudine, dunque, al Partito Radicale (e a Marco Pannella) per tutto quello che ancora rappresenta nella coscienza civica e politica nel nostro paese; e a Radio Radicale, baluardo di democrazia nel panorama nazionale. Merito anche al direttore Giovanna Reanda e a tutta la redazione per aver ideato e condotto una lunga e articolata diretta da Porta S. Paolo, dalle Fosse Ardeatine, dallo studio come anche da Via Tasso, dove le voci dei ministri e dei politici si sono alternate a quelle dell’ebraismo italiano (Ucei e Cer) e delle associazioni quali Italia-Israele, Setteottobre, Sinistra per Israele e Riformismo e Libertà.
Tra ricordi, sensazioni, ed elaborazioni di idee, la più potente, e che ha accomunato vari interventi, è di certo la richiesta espressa dal giornalista di RR Carlo Romeo al sindaco di Roma Roberto Gualtieri di assumersi la responsabilità di organizzare le manifestazioni per gli 80 anni dal 25 aprile 1945 il prossimo anno.
Alla proposta dello storico giornalista radicale si sono uniti in tanti nel corso della maratona, in una sorta di appello perché le celebrazioni non siano più appaltate ad una organizzazione come Anpi, che, non solo non rappresenta più la storia partigiana nella sua complessità e varietà di estrazioni, ma che non è stata capace e non ha intenzione di tenere fuori dai cortei chi sventola i vessilli del Gran Mufti di Gerusalemme alleato di Hitler e Mussolini e porta in esso il proprio odio antisemita.
Un insulto alla Storia, una prevaricazione e un oltraggio alla memoria dei partigiani ebrei e alla Brigata Ebraica che città come Roma e Milano non meritano. Del resto se lo stesso Roberto Cenati, storico presidente dell’Anpi Milano, dopo dodici anni alla guida della stessa ha dato le dimissioni dal suo incarico per la deriva antisemita dall’associazione significa che il problema è reale e concreto.
Roma, città medaglia d’oro per la Resistenza, non merita più gli spettacoli indecorosi dello scorso 25 aprile e il Campidoglio, massima istituzione cittadina, dovrebbe farsi carico di una memoria condivisa e rispettata, cosa che l’Anpi non garantisce più da tempo.

Ruben Della Rocca
(giornalista, collabora con Radio Radicale)