ARCHITETTURA – Incontro sulle sinagoghe post-belliche con l’architetto Andrea Morpurgo

Gli anni della Shoah e della guerra hanno intaccato, in modo più o meno evidente, anche le sinagoghe italiane. Incendiate dai fascisti, come quella tedesca di Padova nel 1943. Ridotte in macerie dalle bombe alleate, come quella di Livorno tra il 1943 e il 1944. Ai leader ebraici dell’epoca toccò fra gli altri il compito di decidere cosa farne: se ricostruire il preesistente, preservando linee e forme del passato; oppure se adottare strategie differenti, nel segno di una parziale o totale discontinuità. È il caso quest’ultimo della sinagoga della città labronica, di origine seicentesca e ritenuta tra le più belle d’Europa, di cui resta oggi solo un antico portale che in futuro si vorrebbe collocato davanti all’ingresso del moderno Beth haKnesset sorto sulle rovine del vecchio tempio.
L’interno della nuova sinagoga livornese è non a caso l’immagine scelta per promuovere l’incontro-lezione dell’architetto e storico dell’architettura Andrea Morpurgo su “Le sinagoghe in età contemporanea. Tra memoria e innovazione” in programma questo pomeriggio alle 18 presso la sede della Biblioteca Nazionale dell’Ebraismo Italiano “Tullia Zevi” a Roma. L’incontro è promosso dalla Fondazione Beni Culturali Ebraici in Italia e dal diploma universitario in studi ebraici “Renzo Gattegna” dell’Ucei nell’ambito del ciclo “Pomeriggi alla biblioteca” a cura del rav Gianfranco Di Segni e di Giorgio Segrè.
L’incontro è anche l’ultima lezione di un corso sull’architettura sinagogale tenuto da Morpurgo agli allievi del diploma universitario Ucei. Un viaggio in quindici puntate alla scoperta di luoghi «in cui la storia ci parla»: dai resti della sinagoga di Ostia antica risalenti all’epoca imperiale, passando per le sinagoghe quasi nascoste dei secoli del ghetto a quelle svettanti dell’emancipazione, quando la conquista della verticalità in molti centri urbani fu testimonianza della parallela conquista di libertà e diritti. Il viaggio si conclude nel presente, tra i drammi del “secolo breve” e la successiva e faticosa ripartenza. Sempre tenendo a mente la centralità di questa istituzione nella vita ebraica, in quanto luogo di preghiera, riunione, confronto. Un tema che Morpurgo ha affrontato non soltanto in alcuni saggi e libri, ma anche nella mostra “Case di vita. Sinagoghe e cimiteri in Italia” da lui curata insieme ad Amedeo Spagnoletto al Museo nazionale dell’ebraismo italiano e della Shoah di Ferrara.
L’incontro sarà trasmesso anche online sul canale Youtube della Fondazione per i Beni Culturali Ebraici in Italia e sulla webtv Ucei.