MEMORIA – Ministro israeliano in visita a Roma: Ieri come oggi, contro il male servono alleati

«Riemergere dalle tenebre alla luce: Questa è la storia ebraica. Superiamo il male attraverso l’unità e, non meno importante, grazie ai legami e alle profonde amicizie». Traccia un parallelo tra il presente e il passato il ministro israeliano dell’Economia Nir Barkat nel suo discorso alla Fondazione Museo della Shoah di Roma. Ricorda come nelle ore più buie, dalla persecuzione nazifascista alle stragi di Hamas, il popolo ebraico sia comunque riuscito a guardare avanti. Portando con sé le proprie ferite. Ricorda che oggi come allora le alleanze e le amicizie siano fondamentali per affrontare il male. Lo fa, nel giorno in cui il mondo ebraico ricorda la Shoah (Yom HaShoah), consegnando ai famigliari di Albino Scorzoni e Teresa Baldoncini il più alto riconoscimento civile dello stato d’Israele: il titolo di Giusti tra le nazioni.
Senza l’aiuto di Albino e Teresa, i fratelli Emma e Giuseppe Spagnoletto difficilmente sarebbero sopravvissuti nella Roma occupata dai nazisti. «Hanno scelto di rimanere fedeli ai valori dell’amore per gli altri, della compassione e del destino condiviso, rischiando la vita per salvare i loro vicini ebrei. Si tratta di un eroismo straordinario che non può essere dato per scontato», ha ribadito il ministro dell’Economia, accolto tra gli altri, dal presidente della Fondazione Museo della Shoah di Roma Mario Venezia, dalla presidente Ucei Noemi Di Segni e dal presidente della Comunità ebraica di Roma Victor Fadlun. Assieme, hanno collocato al Portico d’Ottavia una corona a nome del governo israeliano per commemorare la razzia nazifascista del 16 ottobre 1943.
Barkat, accompagnato dai parlamentari israeliani Boaz Bismuth e Sharon Nir, ha richiamato anche la ferita del presente: l’attacco di Hamas del 7 ottobre e l’antisemitismo riesploso in tutto il mondo dopo le stragi. Celebrando Yom HaShoah «dobbiamo non solo promettere, ma chiedere con fermezza: Mai più». Un appello declinato dal ministro nella necessità di sostenere oggi Israele nella guerra contro il terrorismo palestinese e i suoi finanziatori. «Proprio come gli Alleati hanno sconfitto i nazisti, noi sconfiggeremo Hamas, Hezbollah e l’Iran. Ma per farlo, dobbiamo costruire alleanze forti. Abbiamo bisogno di un sostegno senza compromessi nella guerra contro l’asse del male». Anche perché, nel mirino «non ci sono solo Israele e il popolo ebraico. Questa è solo una fase del piano del terrore islamico. Il prossimo obiettivo sono l’Europa e gli Stati Uniti. La cultura occidentale, la democrazia e il liberalismo sono in pericolo».
Oltre ai moniti, nel corso della cerimonia sono risuonati gli appelli alla liberazione immediata degli ostaggi in mano a Hamas.
«Lo Stato di Israele sta facendo tutto il possibile per riportarli a casa», ha dichiarato Bismuth. Il parlamentare del Likud si è soffermato poi sulla storia di Scorzoni e Baldoncini. «Questa nobile coppia aiutò i fratelli Spagnoletto con cibo e riparo. Teresa portò Giuseppe, che aveva una gamba amputata, sulle sue spalle e lo nascose nel suo appartamento». Ma «aiutò anche a procurare cibo ad altri ebrei che si nascondevano nel quartiere della Garbatella. Le azioni coraggiose di questa coppia sono state un punto luminoso nell’ora più buia dell’umanità, e il loro eroismo è un forte monito delle conseguenze del silenzio e dell’indifferenza».
Ma nell’Italia fascista i Giusti furono pochi e il mondo ebraico, ha sottolineato la presidente Ucei Di Segni, è impegnato a richiamare il paese alle sue responsabilità storiche. “Un ventennio che ha visto culminare la follia delle leggi antiebraiche del ’38 con la collaborazione nelle deportazioni e nello sterminio sistematico”. Di Segni, rivolgendosi al ministro, ha spiegato diversi obiettivi dell’ebraismo italiano: dal difendere la memoria della Shoah al combattere l’antisemitismo e le distorsioni contro Israele. «Pur nell’isolamento mediatico, continueremo ad insistere quotidianamente sulle ragioni di Israele. Sempre risponderemo alla cultura della morte con la cultura della vita», ha dichiarato Di Segni, ricordando anche l’impegno a raccontare la vitalità e la storia dell’Italia ebraica.

(Nell’immagine il ministro Barkat durante la cerimonia di consegna del riconoscimento di Giusto tra le nazioni ai famigliari di Albino Scorzoni e Teresa Baldoncini)