TORINO – Case di Memoria, premiati i lavori dei giovani
Il progetto Remembr-House/Case di memoria, promosso dal Museo nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah di Ferrara assieme alla Fondazione 1563 per l’Arte e la Cultura della Compagnia di San Paolo, ha l’obiettivo di aumentare la consapevolezza sugli anni della persecuzione nazifascista e di promuovere la conoscenza dei diritti civili e dei valori europei . L’iniziativa è protagonista al Salone del libro di Torino con due laboratori didattici e un evento in cui sono stati presentati i progetti vincitori di un contest internazionale per ragazzi per la realizzazione di una “Casa di Memoria”. In sala c’erano gli studenti dell’IIS “G. Soleri- A. Bertoni” di Saluzzo (CN) e del Liceo Scientifico “A. Gallotta” di Eboli (SA), due degli istituti premiati. I primi hanno realizzato un lavoro ispirato storie di Benvenuto Lattes e di Giulio Segre, perseguitati a Saluzzo. I secondi hanno imbastito un progetto con le testimonianze a confronto di una nonna, di una madre, di un padre e di una figlia.
«Abbiamo chiesto ai ragazzi delle scuole o facenti parte di associazioni giovanili di progettare Case di Memoria con l’ausilio del kit didattico di Remembr-House che, a partire dai documenti del fondo Egeli sulle espropriazioni delle case delle famiglie ebraiche durante la persecuzione, offre un percorso di crescita e di educazione civica che prende le mosse dal concetto universale di casa», ha dichiarato il presidente del Meis e della Comunità ebraica torinese Dario Disegni. «Abbiamo lasciato libera la fantasia e i progetti arrivati ci hanno sorpreso ed emozionato». I progetti selezionati saranno ora al centro di una mostra itinerante «che viaggerà per l’Europa e sarà il culmine di due intensi anni di lavoro».
(Nell’immagine: il progetto della scuola di Eboli)