LIBRI – Vecchi e nuovi orizzonti della Calabria ebraica

Oltre 500 pagine e 60 foto a colori raccontano gli Ebrei di Calabria (ed. Grafiché) nella ricostruzione storica di Vincenzo Villella. L’autore ha scritto in passato un documentato studio sulle giudecche presenti nella regione, oltre cento in tutto, testimonianze e retaggio di una Calabria ebraica che fu, scomparsa come presenza “viva” con gli editti di espulsione di inizio Cinquecento che posero gli ebrei davanti al bivio della conversione o dell’esilio. Oggi quella storia sta riemergendo dall’oblio, grazie all’impegno congiunto delle istituzioni locali insieme a Ucei e Comunità ebraica di Napoli, promotrice nel 2023 dell’apertura di una sua Sezione a Palmi (RC). «Segnali nuovi si affacciano all’orizzonte della Calabria ebraica», sottolinea il vicepresidente Ucei Giulio Disegni nella prefazione al libro di Villella, fresco di stampa e distribuito anche al Salone del libro di Torino allo stand della Regione Calabria. «Piccoli nuclei di ebrei sono tornati a viverla, molte iniziative ed eventi caratterizzano la voglia di conoscere e approfondire, si è sviluppata la voglia di fare rete tra diverse istituzioni ed entità culturali per valorizzare quello che è rimasto del mondo ebraico», riconosce Disegni. Una sfida su vari piani e livelli: «Oltre a proseguire nella valorizzazione e nella ricerca, che non ha mai termine, vi è l’impegno a costruire, attraverso la narrazione della vicenda ebraica, una cultura della legalità con il mondo delle istituzioni e quello ebraico uniti per combattere odio, pregiudizio, razzismo e antisemitismo». Altra sfida «è ricostruire e valorizzare un’identità, oggetto di strappi e lacerazioni, ma che ha voglia di riemergere e vivere». Il libro si chiude con la postfazione del giornalista e massmediologo Klaus Davi.