FIRENZE – Ateneo, ministra e Ugei contro sfregio antisemita a Legge
Sulla porta della stanza di un docente di Giurisprudenza dell’Università di Firenze è stata scoperta ieri l’incisione di una stella di David accompagnata da una scritta minacciosa. Ne dà notizia lo stesso ateneo, spiegando di aver denunciato l’accaduto alle autorità competenti. «L’intera comunità del Dipartimento di Scienze giuridiche e della Scuola di giurisprudenza condanna il gravissimo gesto che ci riporta agli anni più bui della recente storia europea e ci ammonisce sulla necessità di vigilare con fermezza su ogni rigurgito di antisemitismo», si legge nella nota diffusa dall’Università. «Non è accettabile che la situazione internazionale venga usata quale pretesto per alimentare manifestazioni di questo tipo». Nel polo universitario fiorentino, come in altre università italiane, da settimane sono in crescita le manifestazioni propalestinesi che invocano il boicottaggio d’Israele.
Per la ministra dell’Università Anna Maria Bernini quanto accaduto a Firenze «è un atto disgustoso, un tentativo vergognoso di riportare indietro le lancette della storia che fa orrore». La ministra ha espresso solidarietà al docente vittima dell’episodio, auspicando che l’ateneo sia «un luogo di confronto, inclusività, libero pensiero».
In queste ore anche l’Unione giovani ebrei d’Italia ha condannato l’episodio. «Affermare che quanto sta accadendo nelle università non abbia una ricaduta nell’odio antiebraico equivale a negare l’evidenza», sottolineano dall’Ugei.
Per la ministra dell’Università Anna Maria Bernini quanto accaduto a Firenze «è un atto disgustoso, un tentativo vergognoso di riportare indietro le lancette della storia che fa orrore». La ministra ha espresso solidarietà al docente vittima dell’episodio, auspicando che l’ateneo sia «un luogo di confronto, inclusività, libero pensiero».
In queste ore anche l’Unione giovani ebrei d’Italia ha condannato l’episodio. «Affermare che quanto sta accadendo nelle università non abbia una ricaduta nell’odio antiebraico equivale a negare l’evidenza», sottolineano dall’Ugei.