ISRAELE – Richiesta arresto ministri «priva di fondamento»
La richiesta di mandati di arresto avanzata dal procuratore capo della Corte penale internazionale Karim Khan contro il premier israeliano Benjamin Netanyahu e il ministro della Difesa Yoav Gallant è «priva di fondamento». Lo sostengono il procuratrice generale d’Israele Gali Baharav-Miara e il procuratore di Stato Amit Aisman, rispondendo all’iniziativa dei magistrati dell’Aia. Due i motivi per l’infondatezza della richiesta di Khan segnalati da Baharav-Miara e Aisman.
In primo luogo «la Corte penale internazionale non ha giurisdizione qui, perché Israele ha al suo interno gli strumenti legali per valutare eventuali violazioni». In particolare, sottolineano i due magistrati, l’ufficio locale del procuratore «esamina attentamente qualsiasi accusa grave di violazione da parte di qualsiasi funzionario israeliano e applica la legge». In secondo luogo, «le forze di sicurezza, compreso l’esercito, stanno combattendo la guerra (a Gaza) nel pieno rispetto delle regole del diritto internazionale». Un conflitto imposto al paese dopo le stragi del 7 ottobre. «Israele è uno stato democratico che combatte il terrorismo e difende la propria sicurezza aderendo ai requisiti legali obbligatori e con un profondo impegno verso la legge», ricordano Baharav-Miara e Aisman.
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