ITALIA-ISRAELE – Il Meis a Tel Aviv ospite del museo Anu

Un incontro per raccontare la missione culturale ed educativa del Museo nazionale dell’ebraismo italiano e della Shoah di Ferrara e la grande mostra “Ebrei nel Novecento italiano”. Nel quadro delle celebrazioni dei 75 anni delle relazioni tra Italia e Israele, l’Anu, il museo del popolo ebraico di Tel Aviv, ha presentato il Meis agli israeliani. L’iniziativa è stata promossa dall’ambasciata italiana in Israele e dall’istituto italiano di Cultura di Tel Aviv.
Ad aprire l’evento, moderato dal direttore del Meis Amedeo Spagnoletto, sono stati i saluti dell’ambasciatore italiano Sergio Barbanti. Il diplomatico ha sottolineato il forte legame tra i due paesi, esprimendo la preoccupazione per l’attuale situazione e la propria vicinanza durante questi mesi drammatici.
Il presidente del Meis Dario Disegni ha ripercorso le tappe che hanno portato alla nascita del museo e alla sua crescita: dall’inaugurazione nel 2017, presente il capo dello Stato Sergio Mattarella, alla costruzione progressiva del percorso permanente “Ebrei, una storia italiana”, frutto della sintesi di mostre temporanee firmate da studiosi di fama internazionale.
Del legame ebraico tra Italia e Israele hanno parlato Simonetta Della Seta, presidente del Gruppo di lavoro memoriali e musei dell’Ihra (International Holocaust Remembrance Alliance), e Iael Nidam-Orvieto, direttore dell’International Institute for Holocaust Research dello Yad Vashem. Della Seta ha fatto un viaggio nel tempo raccontando quanto dell’iconografia di Israele e di Gerusalemme è presente nei reperti archeologici e nelle opere d’arte italiane e quanta Italia, viceversa, è presente in Israele, a partire dall’architettura.
Nidam-Orvieto ha invece ricostruito i percorsi di chi durante la Seconda guerra mondiale arrivò in Italia solo di passaggio, prima di raggiungere Israele: dagli ebrei stranieri confinati a Ferramonti di Tarsia, a chi si imbarcò dai porti italiani durante l’Aliyah Bet.
In conclusione, lo storico Mario Toscano, curatore con Vittorio Bo della mostra “Ebrei nel Novecento italiano”, ha presentato l’esposizione del Meis e il catalogo. Un percorso dedicato a cento anni di storia d’Italia visti dalla prospettiva dei cittadini ebrei: all’inizio del secolo integrati e quarant’anni dopo esclusi e privati di ogni diritto. Una mostra che si chiude sulla difficile ricostruzione dopo la Shoah e sulla rinascita di una comunità con duemila anni di storia sulle spalle.