ISRAELE – Da governo sì a nuovi colloqui mentre Rafah resta obiettivo

Un nuovo tentativo per arrivare all’intesa sugli ostaggi, senza fermare i preparativi per l’operazione a Rafah, nel sud di Gaza. Gerusalemme si muove su due binari e annuncia il via libera alla ripresa dei colloqui indiretti con Hamas per il rilascio dei rapiti. La decisione è arrivata all’indomani di uno straziante video reso pubblico dal Forum delle famiglie degli ostaggi. Nel filmato, girata dai terroristi di Hamas il 7 ottobre, si vede il rapimento dalla base militare di Nahal Oz di cinque soldatesse – Liri Albag, Karina Ariev, Agam Berger, Daniella Gilboa e Naama Levy. Obiettivo del Forum nel pubblicare il video è stato quello «di risvegliare il paese e in particolare la nostra leadership affinché lavori con urgenza per garantire il loro rilascio».
Il video di tre minuti inizia all’interno di un rifugio della base militare intorno alle 9 del mattino. Si vedono i terroristi legare le mani delle cinque giovani donne che appaiono sotto shock, ferite e insanguinate. «Cani, vi calpesteremo!», urla uno dei terroristi urla. Un’altro, nella traduzione fornita del video, descrive gli ostaggi come «donne che possono rimanere incinte».
La madre di Liri Albag, Shira, ha spiegato che inizialmente la richiesta era di far vedere il video a tutti i membri del governo. Dopo tre rifiuti, «non c’è stata altra scelta e abbiamo deciso di renderlo pubblico» con l’obiettivo di fare pressione sul governo per rilanciare le trattative. Ora si tornerà al tavolo dei negoziati, ma gli analisti israeliani sono scettici sulla possibilità di un esito positivo.
Nel mentre il ministro della Difesa Yoav Gallant ha annunciato il dispiegamento di ulteriori forze a Rafah, nel sud di Gaza. «Questa operazione continuerà e aumenterà. Raggiungeremo i nostri obiettivi: infliggere un colpo molto duro ad Hamas, privarlo delle sue capacità militari, e creare le condizioni per il ritorno degli ostaggi alle loro case», ha affermato Gallant.