LIBRI – Premio Calvino, menzione speciale per l’opera di Enrico Fink

Oltre 800 manoscritti erano in lizza alla 37esima edizione del Premio Italo Calvino, il più importante premio di narrativa inedita in Italia, fondato tra gli altri da Norberto Bobbio, Cesare Cases, Anna Chiarloni, Natalia Ginzburg, Massimo Mila, Lalla Romano e Cesare Segre. “Menzione speciale” del riconoscimento, che sarà assegnato martedì 4 giugno al Circolo dei lettori di Torino, è un’opera a tema ebraico: Patrilineare, scritto dall’artista Enrico Fink, direttore del Balagan Cafè di Firenze e presidente della Comunità ebraica cittadina.
«Con toni che oscillano tra l’intensità della memoria e la commedia sviluppa la presa di coscienza della propria ebraicità, da parte del flautista Elias», l’apprezzamento della giuria del Premio Calvino. «Davanti ai nostri occhi si srotolano le storie delle famiglie Fink e Bassani tra Gorizia, Ferrara e Firenze. Al termine Elias decide di raccogliere il testimone e, attraverso un’avventurosa circoncisione e un bizzarro Bar Mitzvah in discoteca, di diventare ebreo e cantore, in una versione contemporanea di quello che era stato il bisnonno paterno ucraino».