IL LIBRO – “Anche Israele, però…” di Gianni Scipione Rossi

L’ombra dell’antisemitismo si allunga, dentro e fuori le università. Per contrastarla servirà una buona dose di consapevolezza, suggerisce l’ex direttore di Rai Parlamento Gianni Scipione Rossi nel suo “Anche Israele, però…” pubblicato da Intermedia Edizioni. Il saggio si compone di undici capitoli in cui l’autore, vicepresidente vicario della Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice nonché consigliere dell’associazione Italia-Israele di Perugia, elabora la ferita del 7 ottobre e tutto quel che di negativo ha generato nella società italiana. Dai «frequenti episodi di intolleranza» che caratterizzano varie iniziative della galassia propal alla partecipazione respinta di donne ebree ai «cortei femministi» dello scorso 8 marzo. Da «non una di meno», insomma, a «una di meno». E più in generale «l’antisemitismo mascherato da antisionismo» radicato in modo trasversale nella società, «coinvolgendo estrema sinistra ed estrema destra antioccidentali, con infiltrazioni anche in aree politiche considerate ingenuamente immuni». Gianni Scipione Rossi si scaglia anche contro chi, come il fumettista Zerocalcare, ritiene espressione di un mondo imbevuto di ideologia secondo il quale Israele non dovrebbe nemmeno esistere. «Viene il legittimo dubbio che le iniziative per il Giorno della Memoria siano servite a poco», si rammarica il giornalista. «Forse bisogna ripensarle. E c’è da chiedersi se i professori delle scuole superiori che se ne occupano siano in grado, oltre a ricordare la Shoah, di insegnare parallelamente un po’ di storia contemporanea, senza scivolare nella retorica sugli ebrei morti, dimenticando i diritti degli ebrei vivi».